VICCHIO – Matteo Castagnoli, di Vicchio, ha 20 anni, e una passione smisurata per la fotografia. Che ora sta diventando anche il suo lavoro.
“E’ una passione nata casualmente, cinque-sei anni fa -racconta-. Presi in mano la macchina fotografica che mi avevano regalato da piccolo, una compattina molto semplice, e iniziai ad utilizzarla durante le gite scolastiche. A Trieste, ricordo ancora, scattai una foto che mi colpì parecchio, un tramonto, e da allora iniziai a uscire per fotografare, una-due volte la settimana. Avevo meno di 15 anni, ma già sentivo che questa cosa mi stava appassionando parecchio. Poi iniziai a mettere le mie foto su Instagram e su Facebook, piacevano, e così ora sui social ci lavoro davvero”.
In che senso? “Nel senso che uso il mio profilo per la mia azienda, gestisco le richieste del pubblico, vendo le stampe, mi ordinano foto specifiche, e mi chiedono anche di fare lezioni private. Furono i miei amici a spingermi in questo, “che bella foto, ne vorrei una”; e così contattai un’azienda tedesca con la quale ancora collaboro, che fa stampe di altissima qualità, in alluminio, in tela o su carta con dettagli finissimi”.
Il suo soggetto preferito? “Le stelle, senza dubbio, ma anche raccontare storie che abbiano un legame con la natura. Quando la gente guarda una mia foto spero che non dica soltanto che è bella, ma vi trovi dentro anche una storia”.
Ai giovani che si sentono versati per la fotografia Matteo dà un solo consiglio: “Tanto studio, tanta passione e tanta voglia di farsi il mazzo”. E a quelli che scattano con i telefonini? “Di solito è un’istantanea -dice- ma salvo eccezioni non è vera fotografia. Dietro a una foto c’è il sapere cosa si vuol fotografare, dare un senso a quella immagine. Invece una foto col telefono è una foto senza storia.”
Sicuramente molto belli e d’impatto, un regalo di alto livello per chi ama davvero la fotografia.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 Dicembre 2020