
BORGO SAN LORENZO – Sabato scorso, all’interno di Mugello da Fiaba a Villa Pecori Giraldi a Borgo San Lorenzo, si è svolta la cerimonia di premiazione della dodicesima edizione della Biennale di Poesia “Margherita Guidacci”, organizzata dal Rotary Club Mugello e dedicata alle scuole primaria e secondaria di I e II grado del territorio con l’obiettivo della sensibilizzazione verso la poesia. In particolare questa edizione ha visto la partecipazione delle elementari di Palazzuolo sul Senio e delle medie di Scarperia e di Vicchio.
Il tema delle composizioni è stato il motto rotariano “Sii d’ispirazione” e la giuria, formata da docenti, dirigenti scolastici, giornalisti e poeti – Beatrice Niccolai, Renata Innocenti, Emanuela Periccioli, Serena Pinzani, Cesare Marrani, Maria Amore e Maria Bini – ha decretato i seguenti vincitori: per la Secondaria di primo grado, 3^ classificata Erica Veloci con la poesia “Sensazioni” (I.C. Scarperia, classe 1C), 2° classificato Bernardo Parri con “Springbooks” (I.C. Scarperia, classe 1C), 1^ classificata Margherita Cecconi con “Credevo d’esser morto” (I.C. Vicchio, classe 3A); per la Primaria, 3^ classificata Caterina Cavini con la composizione “La strada della Vita” (Palazzuolo sul Senio, classe 5A), 2^ classificata ex-equo Federica Neri con “I Bagagli della mia Vita” (Palazzuolo sul Senio, classe 5A) e Samuele Granatelli con “Un mondo migliore” (Palazzuolo sul Senio, classe 5A), 1^ classificata Sofia Rossi con “L’Ape impollinatrice” (Palazzuolo sul Senio, classe 4A).
Di seguito i testi delle due poesie prime classificate.
Credevo d’esser morto
Credevo d’esser morto
quando sentii un colpo freddo e deciso
oltrepassarmi l’elmetto.
Credevo d’esser morto
quando caddi a terra, e da quella terra
fui ricoperto.
Credevo d’esser morto
quando vidi i miei compagni corrermi sopra,
con i loro fucili.
Credevo d’esser morto
quando udii per l’ultima volta il rumore di uno sparo,
e per l’ultima volta udii un proiettile.
Credevo d’esser morto
ma chi ha lottato per la libertà
non muore mai.
L’ape impollinatrice
Per rendere il mondo un posto migliore,
farò in modo di portarmi ovunque io vada un fiore
e quando incontrerò qualcuno che è triste o arrabbiato,
gli donerò un fiore
ed esso guarirà dalla tristezza
e la rabbia dentro il suo cuore sparirà.
Vorrei che il fiore donato
si moltiplicasse.
Vorrei essere un’ape per impollinare
il mondo di felicità!
Quest’edizione è stata una delle più speciali e significative perché alla cerimonia di premiazione, dopo i saluti istituzionali dell’amministrazione, erano presenti i figli di Margherita Guidacci, Lorenzo ed Elisa Pinna, che hanno incantato con il loro intervento sul valore profondo della poesia, ricordando a tutti che “i poeti non hanno tempo, lavorano di notte, nel silenzio, e portano alla luce quelle segrete corrispondenze, quei porti sepolti, quelle parole rivelatrici, quei respiri dell’anima; è un mistero che si fa luce e che, nei versi delle più alte firme poetiche, cerca di essere ispirazione soprattutto per le nuove generazioni”.
F.N.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 16 maggio 2018