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di Andrea Banchi, Mario Ceserini e Giorgio Pastondi (formato pdf):
Presenza Operaia

Nel breve saggio che presentiamo, esemplare per la chiarezza espositiva e per la pregnanza delle vicende narrate, Andrea Banchi, Mario Ceserini e Giorgio Pastondi ripercorrono i cambiamenti epocali che cinquant’anni fa, anche nel microcosmo di Borgo San Lorenzo, sconvolsero non solo il tradizionale assetto economico-sociale ma anche i valori e la psicologia collettiva. Pur avendo buona memoria oggi si fatica a misurare l’effetto delle innovazioni introdotte dal pontificato di Giovanni XXIII e, per limitarsi all’ambiente fiorentino, dall’inedito laboratorio politico formatosi attorno a personalità quali La Pira e padre Balducci. In un paese come Borgo diviso in due fronti contrapposti che parevano incomunicabili (i comunisti da una parte, la Chiesa e la Democrazia Cristiana dall’altra) arrivò nel 1961 il salesiano don Andrea Gelsomino che diventò l’animatore di un gruppo di studenti dell’Azione cattolica decisi a testimoniare la loro fede nel campo politico e sociale. Nacque così “Presenza Operaia”, un’associazione cristiana che si proponeva di evangelizzare la classe operaia ponendo i lavoratori e la fabbrica al centro della propria azione missionaria.

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Si spiega l’origine e il percorso di questa esperienza ricordando i difficili rapporti con la gerarchia ecclesiastica, l’influenza di una memorabile lezione di don Milani sul problema dell’obbedienza alla gerarchia e infine le motivazioni che spinsero questi giovani credenti a organizzare una scuola serale per adulti finalizzata al conseguimento della licenza media, un’esigenza a quel tempo particolarmente sentita in una zona con bassa scolarizzazione. Da notare che la scuola popolare non chiuse quando sia don Gelsomino che i padri Salesiani (nel 1967) lasciarono Borgo San Lorenzo, ma proseguì in locali del Comune finché nel 1976-77 presero il via i corsi di recupero previsti dai contratti sindacali (le cosiddette “150 ore”). Ripercussioni tutt’altro che trascurabili si ebbero anche sullo scenario politico locale, con la successiva rottura dell’identificazione tra identità cristiana e voto alla Democrazia Cristiana e il definitivo superamento degli steccati con la sinistra. (A.G.)

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© Il bel Mugello, arte e cultura – Il Filo – 27 febbraio 2018

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