BARBERINO DI MUGELLO – Venerdì 24 gennaio al teatro Corsini di Barberino è andata in scena la prima nazionale di “Al clima non ci credo” di Mario Tozzi e Lorenzo Baglioni (qui l’intervista).
La sala era gremita e visti i nomi in ballo c’era da aspettarselo. La competenza di Mario Tozzi sulle questioni ambientali è di prim’ordine, così com’è riconosciuta la capacità di Lorenzo Baglioni di fare ironia in modo intelligente sugli argomenti più disparati.
Poco dopo l’apertura un countdown, che mi ha richiamato alla mente il titolo di un vecchio album dei Megadeth: Countdown to Extinction, giusto per aggiungere una citazione alle tante contenute nello spettacolo.
Cinquant’anni per invertire la tendenza del surriscaldamento globale, o sarà troppo tardi. Cinquant’anni che, se paragonati alla storia dell’homo sapiens, diventano nulla: poco più di un’ora e mezzo, se la nostra intera storia fosse di un anno.
Lo spettacolo si sviluppa come una vera conferenza sul clima che smonta, colpo su colpo, le bufale che più frequentemente si incontrano in rete, ma con un linguaggio alla portata di tutti e qualche canzone a spezzare il ritmo. Molte le citazioni di poeti e cantanti, rielaborate per essere funzionali allo spettacolo.
Sempre con l’intento di dare colore e simpatia ad una narrazione che, visti i temi, rischiava di risultare noiosa per i non addetti ai lavori è stato fatto uso del linguaggio dei meme, creati appositamente sul tema.
Lo spettacolo non ha tradito le aspettative, riuscendo ad avere un buon equilibrio tra divulgazione scientifica e intrattenimento. Piacevole il finale col passaggio simbolico della terra ad una bambina presa dal pubblico.
Leonardo Chiari
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 gennaio 2020