MUGELLO (Bosco ai Frati) – Un evento, che ha caratterizzato lo scenario culturale e museale del territorio, durato undici mesi, dal 1 Giugno 2022 al 1 Maggio 2023, che ha registrato l’ingresso di 10102 visitatori. Una esperienza unica, per la storia e la qualità di quanto esposto, forse irripetibile.
Da qualche giorno è terminata l’esposizione del dipinto “Resurrezione di Lazzaro”, il trittico di Nicolas Froment, un’opera su legno datata 1461, nell’ambito del progetto Terre degli Uffizi in Mugello. Il dipinto, donato al convento di Bosco ai Frati dalla famiglia de’ Medici, da Piero “il Gottoso”, figlio di Cosimo “il Vecchio”, fra il 1465 e 1466, venne trasferito nel 1810 presso il convento di San Niccolò di Cafaggio (Firenze, Via degli Alfani, l’attuale sede dell’Opificio delle Pietre Dure e parte della galleria dell’Accademia), infine dal 1841 nelle Gallerie degli Uffizi. Ma non appartiene alla collezione esposta, fa parte dei depositi, dai quali, negli ultimi anni, era riemerso per qualche settimana nel 1977, per una mostra tematica sulla pittura del gotico internazionale, e, più recentemente, per soli quaranta giorni, nella sala del camino di Gallerie degli Uffizi, in occasione della presentazione del restauro finanziato dai Friends of Uffizi Gallery. Sicché è ospite nel deposito.
Ripercorriamo la storia del progetto. Su iniziativa dell’allora assessore alla Cultura dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello (UMCM), oggi presidente, Stefano Passiatore, e con il coordinamento di Roberto Elefante del Centro Servizi del Sistema Museale Integrato Mugello e Montagna Fiorentina (SMI), venne costituito un gruppo di lavoro con i direttori del Chini Museo, Alessandro Cocchieri, del Museo dei Ferri Taglienti, Giuseppina Carla Romby, e il referente del Complesso museale di Bosco ai Frati, Gianni Frilli. Poi, il 19 Novembre 2020, dopo una riunione tecnica, prese corpo l’idea di presentare alle Gallerie degli Uffizi la richiesta ufficiale intesa ad ottenere il prestito di un’opera d’arte proveniente proprio da questo territorio.
Il 17 Febbraio 2022, il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, giunse in visita alla chiesa, al convento e al museo di San Bonaventura al Bosco ai Frati. Fu quello il momento in cui si materializzò la fattibilità del progetto, quando il direttore lasciò una dedica sul libro dei visitatori, usando queste parole: “Riporteremo il trittico di Froment in questo luogo.”. L’ufficialità arrivò il 5 Aprile, a Villa Bardini, sede della Fondazione CR Firenze, con la conferenza stampa per la presentazione del progetto “Terre degli Uffizi 2022” alla presenza di Luigi Salvadori, Presidente della Fondazione CR Firenze – Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi – Fr. Livio Crisci, Ministro Provinciale dei frati minori OFM Toscana – Stefano Passiatore, Presidente UMCM e promotore del progetto Uffizi in Mugello – Federico Ignesti, Sindaco di Scarperia e San Piero.
Il 31 Maggio nella sala dell’antico refettorio del convento, davanti alla monumentale opera in terracotta di padre Edoardo Rossi, “L’ultima cena”, si svolse la conferenza stampa per l’apertura dell’esposizione a cui venne data la titolazione “Un capolavoro del Rinascimento dalla Francia a Bosco ai Frati: il trittico di Nicolas Froment. Terre degli Uffizi in Mugello”. Un evento durato undici mesi, dal 1 Giugno 2022 al 1 Maggio 2023, che ha registrato l’ingresso di 10102 visitatori. E, ed è giusto ricordarlo, un ingresso gratuito, fatto appositamente per promuovere la cultura e far conoscere l’arte dei luoghi favorendo così una frequentazione più estesa.
Questo resoconto non può che chiudersi con la dichiarazione ripresa in un comunicato pubblicato sulle pagine ufficiali di Bosco ai Frati, la chiesa, il convento e il museo: “Riportare il trittico di Froment ed esporlo nella Sala del Capitolo, insieme al Cristo di Donatello, era per noi un sogno. La disponibilità delle Gallerie degli Uffizi, la generosità della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, il contributo e il coordinamento dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello, la collaborazione con la ProLoco di San Piero a Sieve, ebbene, lo hanno reso possibile. Un grande lavoro di squadra, per un evento che rafforza l’identità del nostro territorio.”
Il Filo
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 7 maggio 2023