SAN GODENZO – Nel pomeriggio del 30 dicembre 2023, Il Castagno d’Andrea, frazione di San Godenzo e luogo natale del pittore Andrea del Castagno, ha ricevuto l’omaggio di un nuovo libro di Massimo Certini (qui la scheda del libro), dedicato a valorizzare le qualità ambientali, la storia ed il costume di questo lembo appenninico del Mugello più orientale.

Qui vale subito la pena una pur piccola parentesi sull’autore, conosciuto e apprezzato per le sue molteplici qualità e competenze, che sovente mette generosamente a disposizione. Infatti, Certini si divide da anni fra la passione per la fotografia e quella per le ricerche storiche sia sul Mugello in generale, che sui piccoli borghi e la loro microstoria. Comunque, l’interesse più grande, Massimo confessa essere rivolto alle chiese, oggetto di frequenti indagini e di numerosi articoli, perché – come afferma lui stesso – “ognuno di questi edifici religiosi contiene la storia dei popoli, la nostra storia” (cliccando qui la pagina con le sue pubblicazioni, presente su Il Filo).

Durante la serata di presentazione dunque, la chiesetta di San Martino era gremita di appassionati di storia locale, di mugellani e di abitanti del borgo; profondamente legati alle proprie tradizioni, a questa loro terra bellissima e fragile allo stesso tempo. Dopo un breve ma grazioso filmato di Sauro Sarti, che ha evidenziato un ambiente ancora intatto ed i suoi scorci più caratteristici, la serata si è animata con gli interventi di illustri relatori.

Da sinistra la professoressa Giuseppina Carla Romby, Massimo Certini e il sindaco Emanuele Piani

Nella sua esposizione, la Prof.ssa Giuseppina Carla Romby, dell’Università degli Studi di Firenze, ha sottolineato la molteplicità degli argomenti trattati nel libro, frutto di un’approfondita ricerca di archivio, ma anche di scrupolose indagini sul campo. Un grande affresco di racconti, dai quali l’insigne studiosa ha saputo trarre le caratteristiche morfologiche locali, la viabilità antica e la natura dell’insediamento originale. Aspetti che rilasciano suggestioni e informazioni preziose anche per il presente, per la tutela del delicato ecosistema.

Il gruppo dei relatori

Non meno appassionato l’intervento di Emanuele Piani, Sindaco di San Godenzo, che ha ben considerato come il libro sia il frutto di una volontà corale e di un particolare attaccamento, di un amore profondo verso il territorio e la sua gente. Significativa la sua lettura della regione appenninica come cerniera di unione con altri luoghi, ed il riferimento alla pianta del castagno, ai suoi valori commerciali e identitari.

Don Bruno Brezzi, persona tanto umile quanto di elevato spessore morale e culturale, ha parlato a nome delle associazioni locali, che tenacemente hanno voluto questo lavoro insieme alla Parrocchia: l’Associazione Andrea del Castagno, l’ANPI Falterona, il Circolo ARCI 8 dicembre Arnaldo Amadei e la Confraternita di Misericordia. Sodalizi – ha evidenziato il parroco – uniti da un senso di collaborazione che si muove con determinazione per ogni iniziativa a sostegno della comunità.

La chiesa gremita

Ha dedicato un pensiero a questo lavoro anche il Dott. Paolo Pasciolla, vice Presidente del Gruppo Archeologico Dicomanese, che ha sottolineato la minuziosa attenzione dell’autore per la microstoria locale, dimostrata anche nelle precedenti pubblicazioni.

E infine, proprio l’autore ha salutato commosso la nutrita platea, soffermandosi sulla bella esperienza vissuta in questi due anni e mezzo di lavoro, che lo hanno portato a conoscere meglio anche i castagnini, persone che ad un primo approccio possono sembrare riservate, ma disposte a spendersi per il prossimo e per il paese. Una tempra dura e sensibile allo stesso tempo, di chi ha conosciuto nei secoli cadute devastanti, rialzandosi ogni volta. Un grazie a Massimo Certini per questo suo nuovo lavoro è arrivato da tutti, ed uno sincero gli giunga anche da queste righe per il suo impagabile impegno, esempio di dedizione e amore verso la sua, la nostra terra.

Elisabetta Boni
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 Gennaio 2024

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