
SCARPERIA E SAN PIERO – È deciso. In estate un’importante opera proveniente dagli Uffizi tornerà a Bosco ai Frati, e sarà il perno di uno dei principali eventi culturali mugellani del 2022.
Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt aveva annunciato da tempo l’intenzione di riportare sui territori d’origine preziose opere che nella galleria fiorentina magari non avevano il giusto rilievo.
Il dipinto “La resurrezione di Lazzaro” di Nicolaus Froment è un trittico, realizzato dal pittore avignonese nel 1461, dono di Cosimo il Vecchio al convento di San Bonaventura al Bosco ai Frati. Poi nel ‘700 il Granduca lo portò nelle sue collezioni, e infine l’opera passò agli Uffizi.
Sarà una “restituzione” temporanea, ma sufficiente per costruire un evento espositivo di grande rilievo: il trittico sarà esposto nel luogo che conserva il celebre Cristo di Donatello. E non solo, l’apertura della mostra dovrebbe coincidere con la riapertura della chiesa del Bosco ai Frati, chiusa dal dicembre 2019 a causa del terremoto. E vi saranno ricollocate tutte le opere d’arte delle quali è ricca.
Un’esposizione del genere ha costi elevati, per la sicurezza dell’opera. Ma la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze è intervenuta con un contributo di 20 mila euro, rendendo possibile l’effettuazione dell’iniziativa. E oggi l’iniziativa è stata presentata a Firenze.
La mostra degli “Uffizi Diffusi” a Bosco a’ Frati dovrebbe essere un primo passo. Il Mugello aveva indicato a Schmidt tre luoghi espositivi, il Bosco, il palazzo dei Vicari a Scarperia e villa Pecori Giraldi a Borgo San Lorenzo – oltre ad altre opzioni secondarie, a Barberino, Dicomano e Vicchio. “Si inizia quest’anno con Bosco ai Frati -dice Passiatore- e contiamo l’anno prossimo di aggiungere un secondo polo, magari con il mantenimento dello stesso Bosco ai Frati”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 aprile 2022