La vicenda si ispira alle vongole fujute (fuggite), ovvero la ricetta di un piatto privo del suo ingrediente principale. Esattamente come le vite di Addolorata e Rosaria, mortificate fin dalla nascita dall’ignoranza e da una natura assai matrigna, le quali mancano di una qualsiasi sostanza che conferisca loro un sapore che non sia posticcio. La frustrazione e la miseria psicologica dilagano e il solo gusto che resta a queste due creature calpestate dalla sorte è il conflitto, una lontana eco che sostanzia minimamente il loro essere apparentemente vive. Meglio sentirsi infelici che non percepire neppure di esistere. Meglio il vorticare delle pretestuose e scoppiettanti accuse reciproche che il vuoto totale. Piccoli soprusi, rimpianti, recriminazioni realizzano in modo fittizio due esistenze ormai perdute per sempre ma che comunque non si arrendono, vittime di una disperata e aggressiva energia, tanto più tragica per chi la vive dal di dentro e la produce, quanto più inesorabilmente comica per lo spettatore che la osserva dall’esterno. Rosaria domina e Addolorata subisce, ma quale sia la vera vittima non è affatto scontato. Il dramma del minimo quotidiano trova il suo sbocco naturale nel comico fino a quando la vendetta finale capovolge l’orizzonte delle due protagoniste, versandolo in una tragedia piccola piccola, ma vera.
Per ulteriori informazioni e per le prenotazioni dei biglietti per i singoli spettacoli, è possibile contattare il Piccolo Teatro al numero telefonico 055/8396177.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 Febbraio 2023