La chiesa, suffraganea della grande pieve di S. Giovanni in Petroio, era compresa nella struttura castellana di Spugnole (oggi scomparsa) importante presidio fortificato dei signori Suavizi cui successe la casata nobiliare degli Ubaldini dominante il Mugello. Il castello distrutto da Castruccio Castracani venne ricostruito (1324) dalla Repubblica fiorentina e nel 1351 ulteriormente rafforzato per difesa dalle truppe milanesi che, capitanate dall’Oleggio, muovevano contro Firenze. Persa la funzione difensiva, l’insediamento castellano assimilato ad un borgo rurale, fece parte dei possedimenti della famiglia Medici insieme al vicino castello del Trebbio. Le prime notizie della chiesa risalgono al 1066 quando è documentata la donazione di donna Ghisla dei Suavizi al monastero fiorentino di S. Pier Maggiore della quarta parte del castello di Spugnole compresa la torre e la corte con il patronato delle chiese di S. Maria e S. Niccolò e S. Bartolomeo. Le due chiese rimasero semplici rettorie fino al 1365 quando appaiono riunite sotto un unico titolo ed incorporate nel piviere di S. Giovanni in Petroio. La chiesa di S. Maria assunse nel tempo il ruolo di primaria identità e verso la fine del ‘700 la chiesa di S. Niccolò di antichissime origini (IV-V sec.), risultava in stato di abbandono e cadente.
L’edificio attuale, frutto di numerosi rimaneggiamenti, è costituito da diversi corpi di fabbrica che comprendono la canonica, l’aula ecclesiastica e il campanile; la costruzione della canonica ha completamente occultato la facciata della chiesa ed ha reso necessaria l’apertura laterale della porta di ingresso allo spazio sacro. La chiesa ha impianto longitudinale ad aula unica terminante ad abside e copertura a capriate lignee.
a cura di Carla Giuseppina Romby
Foto di Massimo Certini
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