SCARPERIA E SAN PIERO -Era piena, domenica pomeriggio, la Propositura di Scarperia. E per la presentazione di un libro capita di rado di veder radunata così tanta gente.

Ma il libro, frutto di una lunga e approfondita ricerca promossa dall’Auser Mugello – Università dell’Età Libera e “Chiese, cappelle e oratori di Scarperia e San Piero e del suo territorio. Edifici sacri dei pivieri di Sant’Agata di Mugello, Santa Maria a Fagna e San Piero a Sieve”, è un evento sicuramente importante. “Una miniera inesauribile di storia e di cultura”, lo ha definito lo storico dell’arte Marco Pinelli, una ricerca che ha consentito di schedare ben 45 edifici sacri. “Questo libro è una testimonianza ma soprattutto è un grido di allarme – ha detto Giuseppina Carla Romby -. Troverete puntigliosamente documentate tutte le presenze religiose all’interno di questo territorio. Nel primo ventennio degli anni 2000 il patrimonio culturale è questo. Speriamo sia uno strumento utile quantomeno per ricordare”.

 

E Pinelli ha ribadito: “E’ un vademecum di conoscenza, per la scoperta o la riscoperta di questo territorio, frutto di una grande passione e di un grande amore per il Mugello. Ed è anche un modo per accendere un riflettore su quello che è un problema, il problema della gestione di questo ricchissimo patrimonio. Nella bellissima prefazione, il parroco don Antonio ci ricorda l’aspetto fondamentale, ovvero che questi sono edifici sacri. E’ in virtù della fede straordinaria di chi ci ha preceduto che possiamo ammirare questi tesori, che ora siamo chiamati a conservare”.

Francesco Calamai ha così potuto continuare il ragionamento: “Un elemento importante di questo libro è che vi hanno collaborato insieme esperti e amatori. E  questo è importante, importante mettere insieme la conoscenza con la coscienza di chi ogni giorno vive questo patrimonio: è elemento fondamentale della catena che assicura la tutela e la valorizzazione di questi beni. Così il tassello più importante, per garantire la tutela forte  e la valorizzazione del bene è la comunità. La struttura statale non può arrivare dappertutto. Si pensi all’esperienza della Madonna del Vivaio: qui la comunità di Scarperia ha avuto un ruolo importantissimo, ha dato slancio al recupero. Poi vi è stata una sinergia con gli altri enti.”

La presentazione, coordinata da Anna Guidarelli di Auser Mugello, ha visto la partecipazione di Elena Serotti, assessore comunale, Giovanna Malgeri, presidente Auser territoriale di Firenze, don Antonio Cigna, parroco di Scarperia, Lorenzo Cammelli, storico medievista, e di Marco Pinelli, Giuseppina Carla Romby e Francesco Calamai, coautori del volume e coordinatori del gruppo di studio.

Il libro, riccamente illustrato, porta i testi introduttivi di Francesco Calamai, Marco Pinelli, Giuseppina Carla Romby, mentre sono autori delle schede Francesco Calamai, Lidia Calzolai, Grazia Frascati, Gianni Frilli, Anna Guidarelli, Marisa Ignesti, Giorgia Lisi, Marco Pinelli e Andrea Pini. La campagna fotografica è stata curata da Marta Magherini e Francesco Noferini.

Pinelli ha anche annunciato che il lavoro continua. L’intenzione – anche se non è un lavoro facile – è quella di completare questo lavoro di mappatura di tutto il territorio mugellano. E così si sta per iniziare la ricerca sia sulle chiese di Barberino di Mugello che di Vicchio.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 Dicembre 2021

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