VICCHIO – Alessandro Cocchieri fa poker in Mugello: già direttore del Chini Museo di Borgo San Lorenzo e dello Spazio Brizzolari di Scarperia e San Piero, ora è stato nominato con il decreto del sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa del 29 giugno 2022 direttore del Museo di Arte Sacra e Religiosità Popolare del Beato Angelico e della Casa di Giotto, dei quali il Comune è proprietario e gestore. L’incarico durerà fino alla fine del mandato dell’attuale amministrazione.
“Il Comune di Vicchio – dice il sindaco Filippo Carlà Campa – ha presentato la richiesta, per i propri musei, del riconoscimento di ‘rilevanza regionale’. L’attribuzione della funzione di direzione scientifica ad una figura professionale adeguatamente qualificata ne è un requisito fondamentale, in base ai regolamenti della Regione Toscana”.
“Ho conosciuto Cocchieri ad una riunione del coordinamento museale dell’Unione dei Comuni – prosegue Carlà Campa – e lì è nato un interesse reciproco nel voler collaborare. Noi vogliamo valorizzare i nostri due musei, per questo cercavamo una persona competente. Anche solo a leggere il suo ampio curriculum, lui ci è sembrato quello adatto”.
“L’amministrazione di Vicchio – dice Alessandro Cocchieri – ha deciso di mettere la Casa di Giotto ed il ‘Beato Angelico’ nella condizione di potersi confrontare con tutto quello che è il comparto museale e culturale della Regione Toscana. Il mio lavoro inizierà proprio nel portare queste due istituzioni agli standard ministeriali e regionali”.
Ha già una sua vision per i musei vicchiesi? “Vicchio – spiega il neo direttore – può essere riscoperta e riconosciuta attraverso la Casa di Giotto, che da sola, se promossa correttamente, potrebbe attrarre centinaia di migliaia di visitatori, ed il ‘Beato Angelico’. Questo museo d’arte sacra ha in dotazione una collezione molto importante ed, al tempo stesso, sconosciuta. Cito solo la presenza del San Giovanni Battista di Andrea Della Robbia. In concerto con l’amministrazione comunale e l’Università di Architettura di Firenze, si inizierà un lavoro di riallestimento”.
C’è un progetto chiaro anche sulla Casa di Giotto? “Sì – risponde Cocchieri – ho già in mente un format: non c’è artista che non vorrebbe esporre una propria opera alla Casa di Giotto. Verrà ripulita di quel che è in più ed ospiterà quindi, a cadenza quadrimestrale, un’installazione di un nome internazionale del mondo dell’Arte”.
FabN
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 Luglio 2022