FIRENZUOLA – Un devastante bombardamento, il 12 settembre 1944, ridusse il paese di Firenzuola ad un ammasso di macerie. Si salvarono pochissimi edifici: le porte, la chiesa della Santissima Annunziata e un paio di caseggiati civili; la rocca fu parzialmente distrutta. Gran parte della popolazione rimase senza casa, molte persone furono costrette ad abitazioni di fortuna (si pensi alle baracche militari o alle casine svizzere); nell’immediato dopoguerra iniziò una imponente opera di ricostruzione, soprattutto di edilizia popolare con lo scopo di fornire un tetto a chi lo aveva perso.
Per la ricostruzione del paese si mantenne l’aspetto che aveva prima del bombardamento. Furono mantenuti i doppi portici nella via centrale e della grande piazza Agnolo. Le vie Torricelli e la via Bertini furono allargate. Il comune di Firenzuola acquistò le macerie della rocca, fino ad allora sede di albergo e ristorante, che, con il restauro eseguito dalla sovrintendenza, fu adibita a sede del municipio. Il vecchio palazzo comunale fu restaurato e successivamente venduto ed adibito a struttura ricettiva. Si ricostruì, perlomeno in parte, l’ospedale per assicurare un minimo di assistenza sanitaria alla popolazione.
Nelle immagini si vedono varie fasi della ricostruzione tra i ’50 e i primi anni ’60.

In questa foto, scattata dai portici dell’attuale Piccola Firenze, si vedono, appena ricostruiti su progetto dell’architetto Primo Saccardi, gli edifici della pretura, ora sede di uffici del comune, e della vecchia caserma dei carabinieri, ora occupata dalla biblioteca comunale. La foto è dello Studio Barsotti di Firenze; attivo tra il 1893 e il 1982, specializzato in fotografia architettonica, documentò l’evoluzione dell’architettura di gran parte del novecento. Aveva sede in via della Scala, purtroppo l’alluvione del 1966 distrusse tutto il suo archivio fotografico. Lo scatto risale ai primi anni cinquanta.
Nella seconda immagine, posteriore di qualche anno, appare una piazza Agnolo quasi metafisica, in gran parte ricostruita o restaurata, manca ancora la chiesa parrocchiale che verrà terminata nel 1966 .
Sergio Moncelli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 7 Febbraio 2021