MUGELLO – Un luogo caro alla famiglia de’ Medici, dove lo stemma con le “sei palle” troneggia, ripetuto per venti volte, fra esterni e interni del convento francescano di Bosco ai Frati. Anzi no, sono ventuno! Da poco è stato rinvenuto un reliquiario con un sigillo in ceralacca rossa, ancora integro. Sì, con lo stemma de’ Medici.

Che fra i tanti luoghi in Mugello, dove la famiglia de’ Medici ha lasciata la propria impronta, Bosco ai Frati fosse quello al centro della loro munificenza, lo attestavano i venti stemmi con le “sei palle”, quelli rilevati fino ad una settimana fa, disseminati fra gli esterni e gli interni del complesso conventuale. Già, venti stemmi de’ Medici non erano certo pochi. Anzi, intendiamoci subito, sono una enormità se rapportati al fatto che ancora oggi fanno bella mostra di loro stessi stagliandosi in un ambiente religioso.

Grandi cattedrali, e conventi, e al contempo grandi peccatori. Sembra una legge non scritta nei testi del diritto laico o canonico che sia. Magari un uso o una consuetudine, esercizi comunque ascritti fra le forme giuridiche. Si pecca, però poi si espia il tutto più che con il pentimento con l’ex voto, con la donazione. In qualche caso con la munificenza spropositata. E Bosco ai Frati, appunto, almeno un tempo, ne ha ricevuta molta. Una generosità appariscente, forse fonte anche di imbarazzo, che mal si conciliava con l’austero contesto francescano, quello più ortodosso, dei frati minori osservanti o zoccolanti. Ma i Medici erano i Medici, poco inclini a dibattersi nella banalità e vivere la normalità.

Ma adesso è il momento di correggere il consuntivo: gli stemmi de’ Medici sono ventuno! Il conteggio aggiornato è frutto di una recente scoperta, quando nel ripulire la pietra d’altare, dopo averla sollevata, è riemerso un piccolo reliquiario in piombo. Sorpresa. A distanza di anni, secoli, quell’oggetto reca ancora intatto il sigillo in ceralacca rossa con lo stemma de’ Medici. Tutto si è svolto nell’ambito di una ricognizione programmata, alla presenza di Fr. Mario Panconi, Coordinatore del Settore Cultura della Provincia Toscana di San Francesco Stimmatizzato dei frati minori (OFM Toscana). All’interno oltre alla reliquia del santo, per ora non individuato, c’era un foglietto, illeggibile e in cattivo stato di conservazione, che è stato trasferito nel laboratorio di restauro presso la Curia Provinciale dei frati minori.

Aver ritrovato il reperto con quel sigillo intatto ha del sorprendente: sì, il ventunesimo stemma de’ Medici a Bosco ai Frati. Possiamo sbilanciarci con una ipotesi nella ricostruzione di una storia che ha due date: solo una è quella giusta, per la consacrazione della chiesa. Infatti, dalla “Relazione del convento del Bosco di Mugello”, scritta nel 1565 da Fra’ Giuliano Ughi della Cavallina, è stata ripresa la data della consacrazione della chiesa: 23 settembre o 23 ottobre 1520. Cinquecento anni fa. Purtroppo la data è ripetuta due volte ma con il mese diverso. La consacrazione venne fatta da monsignor Leonardo de’ Medici vescovo di Forlì. Il quale, per quanto ha lasciato scritto proprio Fra’ Giuliano, “per grande amore la consacrò gratis”.

(immagini Francesco Noferini)

Gianni Frilli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 07 Febbraio 2021

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