SCARPERIA E SAN PIERO – Lo chiarisce fin dal titolo Remo Nencini, architetto scarperiese. “La mia storia”, ovvero “Racconti di vita vissuta da 0 a 15 anni, dal 1951 al 1966”. Il libro è uscito adesso, edito da “Il Castello” e l’autore ne spiega l’origine.
“Il libro è nato così. Semplicemente ho iniziato a scrivere della mia vita, dall’infanzia all’adolescenza perché volevo lasciarla ai miei nipoti. Volevo mostrare loro le differenze tra queste due generazioni, anche se penso che siano più di due: ultimamente i cambiamenti sono stati talmente veloci!
Ho cominciato così a scrivere questi episodi della mia vita, e ne sono usciti talmente tanti che quando l’ho presentato all’editore ha accettato subito di farne un libro. Sono 38 episodi, corredati da foto in bianco e nero degli anni ’50/’60, di vita vissuta, da quando, nei primi dieci anni, la mia famiglia aveva un podere a mezzadria a Schifanoia e altri cinque anni , quando passò all’industria”.
Sicuramente un libro interessante. “Penso -dice Nencini- che siano pagine che possano interessare i miei coetanei, ma anche i loro nipoti, che potranno scoprire tante differenze, da come si faceva merenda un tempo, e più in generale, ai modi di vita oggi così diversi da ieri. E anch’io nel libro noto le differenze che c’erano tra i primi anni della mia infanzia alla prima adolescenza”.
“Episodi particolari -continua l’autore- ce ne sono tanti, dal racconto delle nascite dei bambini, al modo di vivere il Natale, o la Befana. Poi il terremoto del 1960, che ho vissuto nella colonica perché la mia casa era in ristrutturazione. Ho cambiato tre case nella mia vita ma non mi sono mai spostato da Scarperia, e ho sempre abitato nella parrocchia di Fagna. Certo, è un libro di una vita comune, niente di particolare. Oggi troviamo biografie di attori, calciatori ed influencer, persone importanti che promuovono il proprio libro in televisione. In questo caso si racconta la vita di una persona comune e di riflesso della sua famiglia e della società italiana del dopoguerra, dal 1951, anno di nascita, al 1966 data dell’alluvione di Firenze, anni in cui andavo a scuola”.
Il libro è già in distribuzione. “Chi è interessato può chiederlo direttamente a me, oppure rivolgendosi alle edicole, cartolerie e librerie in quasi tutto il Mugello, a Firenze alla stazione centrale di SMN. Mi preme sottolineare una cosa: tutto il ricavato andrà in beneficenza a quattro associazioni mugellane che operano in Africa: Assomis di Borgo San Lorenzo, Afrika Jipe Moyo di Luco di Mugello, Progetto Badenyà di Scarperia e Dankie di Borgo San Lorenzo. Meritano questo perché si danno da fare lavorando affinché queste popolazioni vivano restando nel loro Paese, senza dover fuggire, rischiando la vita. “Quello che facciamo è una goccia nell’oceano, però se non lo facessimo all’oceano mancherebbe una goccia”, diceva Madre Teresa di Calcutta. Questo è lo spirito del libro. Che sarà disponibile anche nelle sedi di queste quattro associazioni mugellane”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 21 Aprile 2021
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