biblioteca-comunale-borgo-san-lorenzo 1BORGO SAN LORENZO – Il medievale palazzo del Podestà, che ora ospita la biblioteca comunale, risale probabilmente alla metà del XIII secolo, ed era in origine la sede dell’autorità politica, appunto il podestà, inviato da Firenze ogni sei mesi. Nel corso dei secoli l’edificio aveva conosciuto diversi interventi che ne avevano alterato l’aspetto. Già agli inizi del secolo scorso il palazzo appariva in condizioni precarie, che peggiorarono ulteriormente in occasione del disastroso sisma del 29 giugno 1919. Alla necessità di intervenire con un restauro provvide la Cassa di Risparmio di Firenze, allora presieduta dal generale borghigiano Guglielmo Pecori Giraldi, con un consistente finanziamento.

Opere

L’intervento di restauro (1934-1937), progettato e diretto dall’ingegnere borghigiano Augusto Lorini, di fatto mutò signicativamente l’aspetto del palazzo, ridefinendolo secondo il gusto neomedievale e purista dell’epoca e regolarizzandone le linee. La facciata, a capanna, presenta due ampie aperture al piano terra, mentre il piano superiore è caratterizzato da quattro finestre centinate perfettamente simmetriche. Sulla destra si apre un grande vano che costituisce una cappella dedicata a San Francesco, realizzata in ricordo del passaggio del santo assisiate da Borgo e della sua predica nella piazza antistante al palazzo. La facciata è costellata dagli stemmi, in maiolica robbiana, terracotta e pietra, di alcuni dei podestà che hanno governato il paese, tutti risalenti tra i secoli XV e XVII. Altri stemmi ed iscrizioni si trovano all’interno della cappella di San Francesco, dove è stata sistemata una vasca lapidea recuperata in uno scavo vicino che probabilmente costituiva una sepoltura di epoca altomedievale. Sulla porta che collega la cappella all’attigua sala d’ingresso è stata collocata una lunetta robbiana, risalente al primo quarto del Cinquecento, raffigurante il Busto di Cristo tra due angeli, riferibile alla bottega di Andrea della Robbia. All’interno della sala d’ingresso, caratterizzata da una bella volta a vele, campeggiano ancora altri stemmi dipinti di podestà, molti dei quali dipinti e restaurati da Dino Chini, probabilmente con la supervisione di Galileo Chini, in occasione del già ricordato restauro novecentesco. Sulla parete Ovest della sala, in corrispondenza dell’imbocco della scala che porta al piano superiore, campeggia un bell’affresco, con la Madonna col Bambino tra i Santi Lorenzo e Giovanni Battista, di ignoto pittore fiorentino, commissionato, come recita un’iscrizione latina, da Alessandro Carlo Altoviti nel 1547, con tutta probabilità in occasione della sua permanenza a Borgo in veste di podestà. Il dipinto, recentemente restaurato ma non in buono stato di leggibilità, si mostra interessante opera di ignoto pittore fiorentino attivo, evidentemente, intorno alla metà del Cinquecento. In cima alla scala in pietra che conduce al piano superiore è stato collocato un affresco staccato, raffigurante l’Annunciazione, proveniente da un tabernacolo stradale borghigiano e opera di un pittore anonimo della metà del Settecento.

Foto interni ed esterni

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