
SCARPERIA E SAN PIERO – Gli appassionati di storia locale stanno per assistere a un evento imperdibile, un momento nel quale una parte del nostro splendido Mugello tornerà ad essere protagonista assoluta di un pomeriggio di cultura.
Domenica 16 novembre alle ore 17,00, nello storico Salone mediceo della Pieve di San Piero a Sieve, si terrà la presentazione del libro di Massimo Certini “L’antica Osteria di Novoli sulla Regia Postale Bolognese”.
L’evento, patrocinato dal Comune di Scarperia e San Piero, sarà organizzato in collaborazione con la Parrocchia e il Circolo Insieme M.C.L. di San Piero a Sieve.
Ad aprire la serata e fare gli onori di casa sarà Don Daniele Centorbi, pievano di San Piero a Sieve, cui seguirà il saluto di Carlo Berti, per la famiglia proprietaria dell’antica Osteria di Novoli.
E proprio l’opera di tutela e i periodici interventi di restauro che la famiglia Berti compie ormai da decenni, ci permettono di parlare ancora di questo immobile dalle origini medievali, della sua storia e di coloro che vi furono “osti”, protagonisti di un’attività che persiste ancora ai giorni nostri.
Dopo i saluti istituzionali, a impreziosire la serata sarà l’intervento della Dott.ssa Marta Cappelli, Assessora alla Cultura del Comune di Scarperia e San Piero e poi quello di Elisabetta Boni, giornalista e appassionata interprete della cultura locale che dialogherà con l’autore,
Questa volta Massimo Certini, ricercatore di lungo corso e autore di vari testi e saggi inerenti il Mugello, ci propone un brano relativo alla zona della medio bassa Val di Carza. Uno studio accurato e minuzioso che, attraverso foto d’epoca inedite e rari documenti d’archivio, ci accompagna in un suggestivo viaggio nel tempo lungo la Via Bolognese, a rivivere vicende e atmosfere che caratterizzavano questo territorio già in epoca lorenese.
Il libro pone in risalto il particolare momento storico di transizione determinato dalla politica leopoldina, e da quelle riforme che ebbero il pregio di mutare radicalmente l’identità sociale ed economica di tutto il Granducato. Un periodo di profonde riforme strutturali adottate in ogni settore, che nella nostra zona si manifestarono palesemente con il completo riassetto della attuale rotabile SS65, fino a renderla la più frequentata e importante strada del Paese.
Un momento della nostra storia durante il quale, proprio grazie all’efficienza della nuova rotabile, si sarebbe consolidata l’identità urbanistica delle piccole borgate poste tra Vaglia e Novoli, e sarebbero sorte nuove strutture di accoglienza come l’Osteria di Novoli, destinate a mutare per sempre il futuro della valle.
Con oltre duecento anni di attività, l’Antica Osteria di Novoli resta tuttora simbolo dell’emancipazione locale di quel periodo, una realtà che fu sempre riferimento e fulcro sociale della comunità e che grazie alle proprie qualità di accoglienza contribuì, forse inconsciamente, a promuovere e far conoscere il nostro territorio anche in zone lontane dal Mugello.
Massimo Certini
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – novembre 2025
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