
MARRADI – C’è una novità importante per tutto il Mugello e la sua promozione culturale. La casa marradese di viale Baccarini, che fu del poeta Dino Campana, autore de “I canti Orfici” e una delle voci più significative della poesia italiana e internazionale del ‘900, è diventata patrimonio pubblico. L’immobile è stato acquisito dall’Unione Montana dei Comuni del Mugello, per un investimento di 105 mila euro, con l’obiettivo di recuperarlo e riqualificarlo per farne una casa museo aperta a studiosi, visitatori e turisti.
L’operazione, importante, si configura come l’atto decisivo di una più generale strategia di rilancio del territorio, che passerà anche da questo nuovo polo culturale. L’atto di compravendita è stato sottoscritto mercoledì 17 Settembre da Triberti e dagli eredi della famiglia di Dino Campana, che vivono in Sicilia. E adesso, finalmente, lo stesso Triberti può evidenziare con soddisfazione: “Sono emozionato per questa firma sul contratto – confida -. Per Marradi la casa di Dino Campana è importante, come lo è per la cultura italiana. In futuro quando uno studioso verrà a Marradi per ricerche sul poeta, lo potrà fare all’interno della sua casa, che ha un valore simbolico. E sono emozionato perché è stato un percorso lungo e accidentato per rispondere a un desiderio a lungo coltivato, quello di rendere pubblica la casa nella quale Campana ha vissuto gli anni dell’infanzia e della giovinezza”.

L’edificio, composto da tre piani e un sottotetto, era stato messo in vendita nel 2019. Di dedicare la casa, o una sua parte, alla memoria di Dino Campana si parla fin dal 1950, quando il fratello del grande poeta, Manlio Campana, mise per scritto la proposta di dedicargli almeno una sala all’interno dell’immobile. Afferma adesso Walter Scarpi, presidente del Centro Studi Campaniani di Marradi, citato da La Nazione: “Ora – dice Scarpi – tutto questo trova realizzazione e sviluppo”. Se la casa dove Campana è nato è stata distrutta da un bombardamento, questa è quella dove il poeta è cresciuto, dove ha passato l’infanzia felice, poi l’adolescenza con i primi segni di disagio, i primi litigi e dissapori con la madre. È la casa nella quale ritirandosi in una stanzina, in soffitta, scrisse il suo capolavoro, è la casa fondamentale, della partenza e del ritorno, un punto forte di richiamo per tutto il mondo che ruota intorno a Dino Campana”.
Scarpi ricorda anche di averla visitata una ventina di anni fa, e si augura che al suo interno venga ricavata anche una foresteria, per consentire ai visitatori di passare una notte in casa Campana. Per il momento, come conferma Triberti, c’è il progetto di farne una casa-museo, dove possano anche trovare sede le realtà legate a Campana, a cominciare dal Centro Studi campaniani, e dove si possano promuovere eventi e attività. Per realizzare tutto questo, e poi nella sua gestione, saranno coinvolti l’Unione, il Comune, il Centro Studi, e anche la nascente Fondazione Dino Campana, promossa da Regione Toscana e Comune di Marradi con lo scopo di promuovere la cultura marradese legata a Campana e non solo.
Insomma, quella di Campana sarà una casa “vera”, non artefatta. E Scarpi aggiunge una proposta: “A me piacerebbe formare delle figure che possano accompagnare i turisti e i curiosi in visita, è tempo che vi sia questo servizio” Sono molte, infatti, le persone interessate ai luoghi campaniani, e potrebbe essere una buona opportunità quella di affiancare al lavoro dei volontari quello di profesisonisti, magari con passeggiate letterarie che diventino un servizio strutturato.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 18 Settembre 2025