A Sarti, barberinese, ideatore e animatore di “Mugello Comics” abbiamo chiesto come è nato questo nuovo murales. “Noi facciamo sempre – spiega Sarti – delle bozze insieme al committente, su qualcosa che ci ispiri. In questo caso abbiam preso per base un’opera che Vangi ha realizzato per Pesaro. Si tratta di un uomo che tiene una maschera e questa immagine ci è sembrata molto adatto per la facciata di un teatro teatro, e poi ci piaceva anche per quello che esprime: l’uomo con la faccia alienata e la maschera sorridente. Crediamo che sia un messaggio chiaro del modo con il quale ci comportiamo in società, con un volto sempre sorridente, anche se proviamo altro”.
Sarti continua l’illustrazione del murales: “Accanto, abbiamo rappresentato una sorta di stele di marmo perché Vangi è un grande lavoratore del marmo, e abbiamo ricavato l’immagine da una serie di sue sculture, un’immagine che richiama la parte materica che si trasforma nella statua finita. Così i colori della zona del marmo sono più bianco e nero, una zona priva di vita e invece la scultura accanto emerge col colore, come se lo scultore desse il senso alla materia”.
Alla fine, siete soddisfatti del risultato? “Sì, siamo soddisfatti – risponde Sarti-: è una sfida fare un murale di grandi dimensioni come questo. Nella sua realizzazione infatti vi sono diverse problematiche, come la presenza del ponteggio che impedisce di vedere il lavoro nella sua interezza. Ed è ben diverso vedere un’opera da 10 metri o da 50 centimetri. Comunque è andato tutto molto bene, noi tre lavoriamo bene insieme, da tempo, e siamo molto affiatati”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 maggio 2022