Pubblichiamo i dati degli ingressi relativi al 2017, ed anche le note esplicative formulate dall’Unione montana che mette in evidenza gli aspetti positivi dei risultati dell’ultimo anno. Risultati che hanno luci e ancora qualche ombra. In particolare pare mancare una direzione unitaria della rete museale, con disomogeneità negli orari di apertura, talvolta troppo ridotti e non coordinati, la mancanza di una bigliettazione unica, oltre a difficoltà per una vera e costante promozione.
L’esperienza della mostra su Giotto dimostra al contempo quanto sia importante proporre eventi temporanei qualificanti all’interno delle strutture museali.
E in generale il sistema museale mugellano è una delle principali risorse culturali della zona, e richiede quindi particolare attenzione e valorizzazione.
Queste le valutazioni espresse dall’ufficio cultura dell’Unione montana, ente che sovrintende all’attivita della rete museale:
Elementi principali emergenti
- L’anno 2017 ha visto il numero di ingressi nei Musei dello SMI in netto aumento per il secondo anno consecutivo, +12,6% rispetto al 2016 e + 33,5% sul 2015, superando le 46 mila unità (46.089). Si tratta del numero più elevato nella storia del sistema dopo l’anno della sua inaugurazione, nel 2003.
- Il complesso dei visitatori (inclusa didattica) è in costante crescita dal 2009 ma nell’ultimo biennio c’è stato un balzo di oltre 11 mila visitatori. Gli ingressi con biglietto sono cresciuti del 23% nel 2017 (34.404) mentre si sono ridotti gli ingressi gratuiti senza biglietto, passati dal 32% al 25% del totale.
- Sia i visitatori che la didattica sono in crescita anche nel 2017, rispettivamente del 12,2% e del 13,9%. Rispetto al 2015 i visitatori sono aumentati del 37,1% e la didattica del 24,5%
- La didattica vede una sostanziale stabilità delle attività con le scuole e con i centri estivi (questi ultimi tornati dal 2016 ai livelli – buoni – del 2008-2009 dopo la crisi dei primi anni del decennio) mentre la crescita si è concentrata nelle attività per adulti e famiglie, cresciute del 75% in un anno passando da 1.919 a 3.349 utenti
- 9 musei su 14 presentano dati in crescita rispetto al 2016 e 12 su 14 rispetto al 2015. I migliori risultati percentuali del 2017 sono per il Museo della Pietra Serena di Firenzuola (+202%), il Museo di Moscheta (+73%), il Museo archeologico di Dicomano (+56%), il Museo d’Arte Sacra Beato Angelico (+78%) che ha ospitato il cuore della Mostra “Sotto il cielo di Giotto”, e la Casa di Giotto (+67%). Arretramenti si hanno solo per il Museo della vite e del vino (-17%), il Museo di Casa d’Erci (-20%) e il Molino Faini (-43,7%),
- Contributo fondamentale al risultato positivo del 2017 è stato dato dai musei facenti parte della mostra “Sotto il cielo di Giotto” (Museo Beato Angelico, Casa di Giotto, Museo Ferri Taglienti e Musei Arte Sacra e Doc. Archeologica di S.Agata) hanno visto un aumento complessivo di 4.627 visitatori totali rispetto al 2016, quasi il 90% dell’aumento presentato dal sistema.
Il Museo del Ferri Taglienti si conferma il primo museo del sistema per visitatori sforando per la prima volta quota 10 mila (10.029), seguito dal Museo della Manifattura Chini e Piccolo Museo dei Bambini con 7.877, in calo rispetto al 2016 (-8,9% ma in aumento del 3,9% rispetto al 2015). Insieme i due musei ospitano quasi il 40% dei visitatori del sistema (il 45% esclusa la didattica)- 9 musei hanno visitatori (esclusa didattica) in aumento mentre 6 hanno risultati in crescita sulla didattica
- Casa d’Erci rappresenta ancora il primo museo per le attività didattiche (25,4% del totale dello SMI) ma in forte calo nel 2017 (-25,5%), seguito dal Museo della Manifattura Chini (18,9% del totale con +29,6% nell’ultimo anno). In forte aumento anche il Museo di Moscheta (triplicato), il Museo della Pietra Serena (che partiva da zero), i Musei d’Arte Sacra e doc. archeologica di Sant’Agata (+35,8%) e soprattutto il Museo archeologico di Dicomano e la Casa di Giotto che hanno più che quadruplicato gli utenti dal 2016
- Scolaresche in forte crescita alla Casa di Giotto, Museo Archeologico Dicomano, Musei di Sant’Agata, Museo Manifattura Chini, in calo o stabili altrove
- La tipologia di attività educativa in maggiore crescita nel 2017, quella riferita ad adulti e/o famiglie, ha avuto un grande impulso nel Museo della Manifattura Chini (da 449 a 818 utenti) , nel Museo della Pietra Serena (815 da 0), nel Museo di Moscheta (490 da 71), nel Museo Archeologico Dicomano (389 da da 115), nei Musei di Sant’Agata (187 da 61), nel Museo dei Ferri Taglienti (121 da 21).
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 marzo 2018