Un film che fa pensare, ridendo, sulla coppia e sulla capacità di sapersi mettere in gioco, trovando nell’altro lo specchio nel quale riflettersi. Un po’ amaro e un po’ arrendevole con sullo sfondo un Mugello mai visto, le immagini delle strade, dei prati, della storia di questo territorio fanno da cornice a vicende che potevano forse essere approfondite di più. Su tutto spiccano per ironia gli sketch con la vicina di casa la fantastica Nunzia Schiano, all’interno di una stravolta Villa Pecori Giraldi.
Un film piacevole, che fa ridere, che fa pensare ma che poteva offrire forse qualcosa di più. Un Mugello straordinario che se non ci vivessi mi farebbe venire voglia di farci una gita, peccato si capisca solo dai titoli di coda dove siamo. L’immagine dei luoghi caratteristici del nostro territorio, da Borgo San Lorenzo con l’apertura del film dedicata all’Edicola di San Francesco realizzata dalla Manifattura Chini, passando dal Teatro Giotto fino al palazzo dei Vicari e ad un angolo meraviglioso del lago di Bilancino, per non citare gli angoli e i paesaggi che si susseguono, ci rimandano l’immagine di un luogo che fa invidia ai più citati della Toscana, e ci fa riscoprire un po’ l’orgoglio, mai scemato, di essere mugellani.
Insomma per concludere “Se Son Rose”… lo scopriremo.
Cristina Becchi
Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Borgo San Lorenzo
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 dicembre 2018