
Suffraganea della pieve di S. Pietro, la chiesa di S. Stefano ha svolto funzione parrocchiale per il borgo di Campomigliaio cui è strettamente legata.
Le prime notizie risalgono al 1094 in un documento relativo alla Badia di Buonsollazzo, ma è pensabile che la chiesa fosse già esistente e comunque negli anni in cui era attiva la pieve con cui ha condiviso il patronato della famiglia Medici (poi sostituito dai Pitti-Gaddi).
La chiesa attuale, frutto di una ricostruzione degli anni 1848-50 ampiamente rimaneggiata negli anni ’30 del Novecento, presenta un impianto longitudinale ad aula unica e copertura in volta a botte; il presbiterio delimitato da un ampio arco trionfale e rialzato di due gradini, ha la terminazione tronca ed è illuminato da un’ampia finestra aperta nella volta. Il prospetto riflette la essenzialità dell’interno: la porta centrale rialzata di due gradini è protetta da una breve tettoia a due spioventi, mentre nella parte superiore una finestra bifora, realizzata intorno al 1930, sostituisce la precedente finestra a occhio. Una ulteriore sostanziale modifica condotta negli stessi anni ha riguardato il campanile che affiancava la facciata sul lato destro, ricostruito invece sul lato sinistro in posizione tergale.
Del patrimonio di arredi sacri e oggetti d’arte, oggi ridotto, rimane una straordinaria statua in terracotta policroma rappresentante la Vergine orante (Madonna dell’Umiltà) riferibile al XV secolo ed alla scuola di Matteo Civitali.
scheda a cura di Carla Giuseppina Romby
Foto di Massimo Certini
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