A Scarperia la mostra: “La memoria è il nostro futuro”
SCARPERIA E SAN PIERO – Vuoi rivedere le foto dei tuoi genitori da giovani o dei tuoi nonni e bisnonni? Vuoi scoprire com’erano Scarperia o Sant’Agata o Fagna tanti anni fa? Lo sapervi che a Scarperia il campanile non c’era? O che in canonica a Sant’Agata c’era un cinema? O che a Fagna in chiesa per un periodo c’e stato un dormitorio? Vuoi conoscere cosa si faceva nei locali delle parrocchie?
Nella Vecchia Propositura di Scarperia, durante le feste natalizie, c’è una mostra unica: foto, racconti e ricordi di com’era la vita nelle nostre parrocchie negli ultimi 100 anni. Saranno esposti ricordi e foto sull’asilo e la scuola elementare delle suore, sulle ricamatrici “mani d’oro”, sulla nascita del circolo MCL, sul passaggio della guerra a Fagna , sulle tante attività che si svolgevano nella canonica di sant’Agata, sulla costruzione del campanile, sui campi scuola a Marcoiano e a Rostolena, sulle leggende e le tradizioni legate della Madonna del Vivaio o dei Terremoti, sulla storia della festa di Fagna, su Don Costante, Pierone e suor Clelia e tante altre…
Ma è un lavoro ancora incompleto, non solo per altri ricordi e temi che si potrebbero aggiungere, ma anche per le necessarie verifiche sui testi e l’aggiunta di fotografie che in alcuni casi mancano.
“È per questo – spiegano gli organizzatori – che vorremmo coinvolgere e aprire alla partecipazione di più persone possibile. Chiediamo dunque a tutti gli abitanti di Scarperia, Sant’Agata e Fagna di visitare questa mostra sia per divertirsi e conoscere cose dimenticate, ma anche per indicarci correzioni, integrazioni, per aggiungere i loro ricordi e le loro foto personali a questa grande mostra sulla storia popolare delle nostre comunità”
La mostra sarà inaugurata sabato 21 Dicembre alle 16.30 nella Vecchia Propositura di Scarperia, alla presenza del sindaco e con i contributi di Lia Brunori (per i locali di Sant’Agata), di Remo Nencini (per locali di Fagna), seguirà un rinfresco. La mostra resterà aperta tutti i giorni (eccetto la vigilia, Natale e l’ultimo dell’anno) fino all’Epifania con orario 16.00-18.30, le domeniche e i festivi sarà aperta anche dalle 10.30-12.30.
Non saranno esposti solo i pannelli ma anche antichi e preziosi ricami realizzati nel secolo scorso dalle ricamatrici di Scarperia con l’intenzione poi di conservarli al termine della mostra in teche visibili nei locali parrocchiali, in modo che restino a testimonianza di questa preziosa attività artigianale frutto del talento e della fantasia di tante ragazze e donne di Scarperia.
“Un’altra cosa importante – continuano – è che durante la mostra in due giorni precisi sabato 28 Dicembre e Sabato 4 Gennaio sarà presente un fotografo che duplicherà (e restituirà immediatamente ai proprietari) le foto che gli scarperiesi vorranno portarci che avranno come tema attività , feste , aneddoti , riti che si sono svolti nei locali delle nostre 3 parrocchie o nelle altre chiese del comune nel secolo scorso. L’obiettivo è quello di realizzare un archivio fotografico di queste testimonianze e ricordi che altrimenti rimarrebbero nei cassetti e piano piano andrebbero perse. Tutto questo è nato dal sinodo che si sta svolgendo nelle nostre parrocchie dal quale è emersa la diffusa richiesta di aprire ancora di più i nostri locali oltre che alle attività pastorali , anche alle comunità nelle quali viviamo e alle loro molteplici attività (purché compatibili e rispettose dei valori e dei principi ai quali ci ispiriamo). Del resto nella loro storia antica e recente molti di questi locali hanno avuto proprio questa funzione: essere al centro non solo della vita religiosa ma anche di quella sociale e civile dei nostri paesi.In questa prospettiva è nata la volontà di caratterizzarli in modo che chi li frequenterà conosca la loro storia , che attività hanno ospitato nel tempo , chi e perché le ha svolte , il motivo per il quale sono stati costruiti o utilizzati e dunque perché sono arrivati fino a noi. Per valorizzarli e apprezzarli ancora di più. Questo è l’obiettivo del progetto che si è sviluppato durante l’ultimo anno e che ha visto coinvolte circa 20 persone volontarie. Per raggiungere l’obiettivo abbiamo pensato di apporre nei locali pannelli duraturi nel tempo che contengano: racconti, ricordi, storie, aneddoti, fotografie, progetti… Chiunque li frequenterà potrà così leggere e conoscere la loro storia . Speriamo anche attualizzarla e fermarsi a riflettere”.
Tramite QR code dai pannelli si potrà accedere ad approfondimenti e integrazioni che non potessero stare sui pannelli versione in lingua inglese dei testi.
“Abbiamo anche pensato – spiegano – di mettere tutte le schede sul sito parrocchiale. Abbiamo orientato le nostre ricerche sulla: storia antica e artistica dei locali (pannelli di colore avorio), storia recente degli ultimi100 anni e fino ai nostri giorni (pannelli di colore celeste). Ad oggi abbiamo realizzato 46 pannelli (tutti inediti e alcuni di più pagine). Un lavoro veramente importante. Vi aspettiamo dunque per vederli, completarli, aggiungerne altri”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 17 Dicembre 2024
Pingback: Il Filo – notizie dal Mugello » A Scarperia la mostra: “La memoria è il nostro futuro”