La chiesa di Salecchio custodisce, ancora ben conservate, delle vetrate policrome, in ciascuna delle quali, delimitate da una stretta cornice con classicheggiante motivo a fiore di loto stilizzato, entro tondi campeggiano delle figure di santi, eseguite a mezza figura con un forte impianto realistico e plastico, circostanza che fa propendere per un riferrimento all’opera di Tito Chini, all’interno degli anni Trenta del Novecento, quando, nel più generale quadro di un deciso “ritorno all’ordine”, anche la manifattura, per non perdere mercato e per adeguarsi al contesto religioso di molte committenze, adotta un linguaggio più tradizionale, sia pur mantenenendo una rilevante qualità tecnica e artistica.
Scheda di Marco Pinelli
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