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La chiesa di Salecchio custodisce, ancora ben conservate, delle vetrate policrome, in ciascuna delle quali, delimitate da una stretta cornice con classicheggiante motivo a fiore di loto stilizzato, entro tondi campeggiano delle figure di santi, eseguite a mezza figura con un forte impianto realistico e plastico, circostanza che fa propendere per un riferrimento all’opera di Tito Chini, all’interno degli anni Trenta del Novecento, quando, nel più generale quadro di un deciso “ritorno all’ordine”, anche la manifattura, per non perdere mercato e per adeguarsi al contesto religioso di molte committenze, adotta un linguaggio più tradizionale, sia pur mantenenendo una rilevante qualità tecnica e artistica.

Interessante e di ottima qualità è il tondo della facciata, raffigurante San Martino che dona il mantello al povero, vetrata risolta da un punto di vista decorativo con notevole sintesi formale e cromatica, particolarmente evidente nell’energica e dinamica figura del cavallo del santo. La chiesa conserva anche un rilievo raffigurante la “Madonna col Bambino”, altra opera riferibile alla manifattura Chini, come è dimostrato dalla bella cornice di base con motivi geometrici e dal raffinato effetto decorativo visibile nello sfondo blu impreziosito da una serie di stelle dorate. Il gruppo delle figure, in maiolica ricoperta da un lucido e luminoso smalto  bianco si mostra di evidente imitazione robbiana.

Scheda di Marco Pinelli

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello

Progetto Itinerario Liberty Mugello – Unione montana dei Comuni del Mugello

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