“Ritratti mugellani”: la storia del professor Antonio Giovannini
SCARPERIA E SAN PIERO – Quella del professor Antonio Giovannini è una storia che merita di essere senza dubbio ricordata. Nato a Cerliano nel 1856 e morto nel 1946, è stato uno dei più significativi personaggi della storia, della letteratura e della cultura mugellana; insegnante di materie classiche al liceo Galileo di Firenze, collega del professor Francesco Niccolai, e docente anche presso i ginnasi di Forlì e Faenza. La sua storia è stata ricostruita con attenzione e con dovizia di particolari nel 1996, in occasione dei cinquanta anni dalla morte, in un articolo apparso sul settimanale Il Galletto del Mugello a firma di Aldo Giovannini, Paolo Nardini e del professor Antonio Cassigoli.
Vi si ricorda che il professor Giovannini era uno dei tre collaboratori principali del Messaggero del Mugello e che “illustrava fatti ed avvenimenti con uno stile chiaro, limpido, scorrevole, ma soprattutto avvivato dal cuore e dal sentimento”. Gli altri due importanti collaboratori del Messaggero, si legge nell’articolo, erano invece l’avvocato Guido Berchielli di Luco e lo stesso professor Niccolai. Amico personale del Maresciallo d’Italia Conte Guglielmo Pecori Giraldi, il professor Antonio Giovannini fu coinvolto fin dall’inizio nelle uscite del “Bollettino della società mugellana di studi storici”, presieduta proprio dal Conte Senatore Guglielmo Pecori Giraldi e la cui grafica era curata da un altro illustre mugellano: Tito Chini, figlio di Chino. Il “Bollettino” fu fondato grazie alla collaborazione anche con i professori Agostino Gori e Domenico del Campana, al dottor Antonio Brentani, all’abate Fedele Tarani e a padre Stanislao Bellandi. Un gruppo, insomma, di intellettuali, studiosi, cronisti, che ha caratterizzato quegli anni. In questa veste furono notevoli i contributi di Giovannini sulle testimonianze legate alla fede popolare, dai tabernacoli rurali alle processioni. O ancora la riscoperta del ricco e particolareggiato “Diario delle vicende mugellane”, composto da Matteo Pinelli, priore di Cerliano. Diario che Giovannini pubblicò e commentò a puntate sulle pagine del “Bollettino”.
Valente latinista, il professor Giovannini partecipò ad un concorso poetico in latino di livello europeo, organizzato ad Amsterdam, nel quale fu premiato con la medaglia d’oro. Ma la sua fu anche un’attività di importanza civica: fu eletto più volte Consigliere Comunale e fu anche Consigliere Provinciale, prodigandosi per la realizzazione della Cappella della Maestà sulla strada del Passo del Giogo di Scarperia. Nel 1904 il professor Antonio Giovannini ricevette l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia. Ne riporta le motivazioni un articolo dell’epoca, citato nel libro “L’Ultimo Mugello” di Aldo Giovannini, e anche questo è un interessante spaccato di vita culturale di allora: “Siamo oltremodo lieti di potere annunziare che Sua Maestà il Re, su proposta di S.E. il Ministro della Pubblica Istruzione Croce , si è compiaciuto di nominare il prof. Antonio Giovannini Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia. Quanti, come noi, conoscono le elette doti di mente e di cuore del professor Giovannini, la sua valentia di letterato e d’insegnante; quanti hanno giustamente apprezzato la sua opera valorosa e diritta di pubblicista, gioiranno oggi per la meritatissima onorificenza, per il doveroso riconoscimento dei meriti dell’illustre uomo che onora altamente il suo e il nostro Mugello”.
Ma il professor Giovannini era noto e apprezzato anche come conferenziere. Nel 1907, ad esempio, tenne un discorso su “Scarperia nella storia e nel suo centenario”. Sui giornali dell’epoca si scrisse che il professore aveva parlato per più di mezz’ora, illustrando con dati storici la fondazione del castello e facendo una dettagliata e scrupolosa descrizione dell’assedio da questo sostenuto contro le truppe del Visconti nell’anno 1351″.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 Gennaio 2024