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Successo per la serata “Sulle tracce di Dante” al Centro Studi Campaniani
MARRADI – Le immagini degli Appennini del nostro verde Mugello sono scorse sul grande telo teso nella Corte delle Domenicane, accompagnate dai versi del “ghibellin fuggiasco” letti da Lorenza Guerrini, alternati a quelli del poeta “vagabondo” di Marradi letti da Carolina Pezzini, con la proiezione del video realizzazione tecnica di Carlo Borean, che ha dato inizio al ricco programma del genetliaco campaniano “Sulle tracce di Dante” organizzato dal Centro Studi Campaniani venerdì 20 agosto. Il numeroso pubblico presente, nel rispetto dei distanziamenti anti Covid previsti, ha seguito con interesse ed evidente ammirazione le varie fasi dell’evento.
La 3° edizione della ristampa anastatica dei Canti Orfici dall’originale del 1914 è stata presentata da Mirna Gentilini, presidente del Centro Studi Campaniani, che ha motivato l’inserimento di una appendice per onorare la ricorrenza dei 700 anni dalla morte dell’Alighieri. Vi sono stati inseriti: la relazione della presidente dal titolo I Canti Orfici e la poesia di movimento di Dino Campana e l’importante contributo del prof. Giulio Ferroni, università la Sapienza di Roma, autore del volume L’Italia di Dante Viaggio nel paese della Commedia. In video collegamento da Roma il prof. Ferroni ha spiegato che il suo libro, dove si intrecciano letteratura, costume, società, ha come idea principale il viaggio, categoria centrale della poesia di Campana modellata sulla “poesia di movimento” del sommo poeta .
Il titolo dello spettacolo, a chiusura della serata, ha determinato una breve parentesi in cui il prof. Salvadori, coordinatore dell’evento, ha dato la parola a Walter Scarpi autore di un’ ipotesi interpretativa de “La Chimera “ che richiederà ulteriori ricerche, ma già si presenta interessante e carica di fascino.
In un clima di grande aspettativa è partita poi “Chimera” la performance di teatro, danza e ingegneria teatrale che ha veramente rapito il pubblico. La scenografia essenziale ma suggestiva, l’intensità dell’atmosfera sonora delle musiche di Stefano Bechini, l’eccellente interpretazione dei testi campaniani di Michele di Mauro, la lievità e grazia delle danzatrici Mariasole Brusa e Irene Catani, il sorprendente utilizzo di trampoli, di artigli retrattili di Jlenia Biffi hanno aggiunto stupore ed originalità ad uno spettacolo che ha chiuso in bellezza una splendida “sera fumosa d’estate “.
(Fonte: Centro Studi Campaniani – Mirna Gentilini)
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 agosto 2021