SCARPERIA E SAN PIERO – E’ stato l’intervento di straordinaria pulizia, effettuato dopo diversi anni durante le recenti festività pasquali, sul bellissimo crocifisso ligneo della Pieve di San Piero a Sieve a rivelare numerose lacerazioni e fessurazioni sulla superficie dell’imponente opera d’arte, che insieme a diffusi ed evidenti attacchi di tarli, ne stanno compromettendo la conservazione nei prossimi anni. Avvertita la Curia Arcivescovile e la competente Soprintendenza, è stato organizzato un sopralluogo, che ha evidenziato la necessità e l’urgenza di intervenire con un accurato restauro conservativo per assicurarne nel tempo la sopravvivenza nella Pieve Millenaria.
Questo crocifisso, attribuito per tradizione e per ricerche artistiche e storiografiche a Raffaello da Montelupo (1504 – 1566), importante scultore toscano, figlio di quel tal Baccio grande amico e coetaneo di Michelangelo Buonarroti, divenne prezioso punto di riferimento devozionale, insieme al bellissimo fonte battesimale robbiano, durante il patronato mediceo sulla pieve nel 1500. L’attività artistica di Raffaello si sviluppò da Firenze a Roma, da Loreto ad Orvieto, dove dal 1552 fino alla morte fu direttore della fabbrica dello stesso Duomo. Tra le sue opere più note si annovera la statua dell’Arcangelo Michele rimasta alla sommità di Castel S.Angelo a Roma fino al 1753, quando, danneggiata da un fulmine, fu sostituita dall’attuale bronzo opera dello scultore tedesco Peter Anton von Verschaffelt. Naturalmente tutte le operazioni di restauro sul bellissimo crocifisso di Raffaello da Montelupo, affidate a restauratori esperti ed accreditati dalla Soprintendenza, richiederanno alcuni mesi ed un impegno economico non indifferente da coprire con interventi sia da parte della Curia Arcivescovile, che da elargizioni da enti pubblici ed operatori privati sensibili alla conservazione di un patrimonio locale di grande valore artistico, storico e devozionale. La Parrocchia di San Piero a Sieve, attraverso le associazioni operanti al suo interno, si prefigge di coordinare tutte le iniziative finalizzate a restaurare e a restituire nel più breve tempo possibile alla venerazione dei fedeli questo eccezionale patrimonio d’arte e di fede.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 12 luglio 2019