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Tremila anni di un Trivium nel volume “IL TREBBIO IN MUGELLO. TERRE, STORIA, ARCHITETTURA” di Roberto Budini Gattai e Francesca Carrara Screti. Due linee di ricerca si confrontano e si fondono in questo nuovo libro sul castello mediceo del Trebbio dove l’oggetto architettonico è indagato non come tale, ma in quanto esito di processi di trasformazione territoriale. In determinati periodi storici, essi cambiano forme e significati ai manufatti che vediamo ancor’oggi ed a quelli quasi scomparsi, ridotti a mute tracce.
Carte d’archivio e rilevamenti alla mano, emergono vicende inedite dell’ insediamento del Trebbio, fin dal primo Trecento, quando la sua fortuna si lega a quella della emergente famiglia Medici. Per la prima volta sono messe in ordine e descritte le fasi di costruzione, precedenti l’arrivo di Michelozzo, di cui possiamo ora misurare sia la dimensione progettuale, sia la sensibilità dell’artista in termini di tradizione e innovazione, di utilità e di bellezza.
Il testo, potendosi ora individuare l’entità ed il periodo di realizzazione, interpreta su base documentaria il commento sibillino, finora enigmatico, del Vasari su Michelozzo: “ … e al Trebbio medesimamente fece molti altri acconciami …” . Infine sono raccontate le vicende appartate della villa-castello dopo la vendita a Giuliano Serragli, lungo i tre secoli successivi e fino alla “rinascita” moderna. Da segnalare ancora un altro tratto originale di questo agile testo: nella ricostruzione di antichi assetti del luogo si ripercorrono duemilatrecento anni di storia. Ed è qui che una storia nascosta, legata al toponimo, emerge a poco a poco dalla ricerca, che necessariamente diviene indiziaria. Nel nome il segreto delle origini….Come nei migliori gialli la chiave dell’enigma sta in uno o due dettagli. Il noto dipinto (lunetta) dell’Utens e una altrettanto nota parte del giardino, il pergolato michelozziano. Occorreva trovare il codice d’interpretazione, che il libro propone ai suoi lettori.
Il volume, corredato da una ricca iconografia, voluto dall’attuale proprietario del Trebbio, Lorenzo Scaretti, è edito da Aion Firenze e pubblicato a cura della Sezione Toscana dell’Associazione Dimore Storiche Italiane.