PALAZZUOLO SUL SENIO – Si è svolta nella suggestiva cornice dI Piazza Ettore Alpi a Palazzuolo Sul Senio la premiazione della VIII edizione del Premio Letterario Nazionale Dino Campana, un’edizione nel segno del sommo poeta Dante Alighieri. A consegnare i premi, con il presidente della Giuria Rodolfo Ridolfi, i giurati: Mirna Gentilini del Centro Studi Campaniani, il compositore e musicista Pape Gurioli, il soprano Federica Balucani, la scrittrice Gianna Botti, il vicesindaco di Palazzuolo Jacopo Menghetti ed Enrico Maria Papes.
In apertura, il legame fra la terra di Maghinardo Pagano “Il grande e savio tiranno” indiscusso protagonista delle vicende politiche e militari romagnole dell’ultimo quarto del Duecento, definito da Dante “il lioncel” e il Sommo Poeta, è stato tracciato, con i palazzi medioevali a fare da cornice, dall’attore Riccardo Monopoli : “Le città di Lamone e di Santerno/conduce il lioncel dal nido bianco/che muta parte dalla state al verno” (Inf., XXVII, vv. 49-51) …“Ben faranno i Pagan, da che ‘l demonio/lor sen girà; ma non però che puro/già mai rimagna d’essi testimonio” (Purg. XIV vv. 118-120).
E l’attore Ugo De Vita, prima di recitare la poesia vincitrice: “Nonno perchè?” di Giambattista Zambelli, ha sottolineato il sapore dantesco della poesia di Dino Campana declamando: “Laggiù nel crepuscolo la pianura di Romagna…dove si perde il grido di Francesca…guerriera, amante, mistica, benigna di nobiltà umana antica romagna”. (Canti Orfici)….le donne e ‘ cavalier, li affanni e li agi/che ne ‘nvogliava amore e cortesia/ là dove i cuor son fatti sì malvagi …(Purg. Canto XIV).
La manifestazione è stata vinta da Giambattista Zambelli con “Nonno perchè?”. Seconda Patrizia Socci con “Nostalgia” e Terze ad ex aequo Grazia Ciampaglione con “Casa vuota” e Alberta Tedioli con “Verdinità”.
La manifestazione è continuata, dopo commosse parole di ricordo di Emilio Betti recentemente scomparso, con la consegna del premio istituito da Opera In-Stabile per la lirica più musicale a lui titolato, da parte di Elisabetta Costantini Pelosini, maestro d’orchestra a Giambattista Zambelli.
“Siamo felici di aver tenuto a Palazzuolo nell’anno di Dante questa premiazione – ha commentato Rodolfo Ridolfi – Palazzuolo terra di Maghinardo è città dantesca una delle capitali culturali della Romagna Fiorentina per la vitalità della sua arte e cultura e con Casetta di Tiara è città campaniana. Calato il sipario sull’edizione 2021, l’appuntamento è per la nona edizione del 2022 che tornerà a casa a Marradi”.
La poesia vincitrice:
” Nonno perche’?”
Lo sguardo che grida
parole taciute,
silenzio assordante
di urla mai udite….
O nonno perche’,
ignari del male,
mi han tolto il torpore,
cuscino essenziale
dei sogni di bimbo?
Perché tu e la nonna,
il babbo la mamma,
perché sì gran gelo
prosciuga la stanza,
di amore sincero?
O putto mio caro,
la vita ti degni
di ciò che l’ignaro destino
ti ha reso,
in modo sì amaro…
Carezza divina
il tuo dolce sorriso,
che ammalia ed intriga…
Ma il volto scurisce:
la mera illusione
di bimbo felice,
archivia, finisce…
O nonno o nonno,
ma il bene
ed il male,
il giusto, sbagliato
e l’odio, l’amore,
mi fu mai spiegato?
Tu bruco, tu bruco,
che vola farfalla,
ti spuntin le ali,
e uscito dall’ombra
di oscuri misteri,
abbracci la vita
(Fonte: Centro Studi Campaniani)
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 settembre 2021
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