Caprile
Da:Dizionario del Repetti – Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell’Università di Siena.
Parrocchia di S. Biagio a Brentorsanico; territorio comunale di Firenzuola;
Fu in questo Castello e non nel Caprile della Val di Sieve una rocca degli Ubaldini del Mugello, di cui restano poche vestigie in un poggio omonimo sul fiume Santerno nella parrocchia e poco distante dalla chiesa di S. Biagio a Brentosanico, piviere di Camaggiore, Comunità Giurisdizione e circa tre miglia a levante di Firenzuola, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Era in cotesta rocca di Caprile dove risedeva Ugolino di Francesco degli Ubaldini, quando, nel 1373, alienò al Comune di Firenze per 2500 fiorini d’oro, oltre a fiorini 10 il mese di provvisione sua vita durante, il suo castello di Caprile posto nelle Alpi fra Firenze e Bologna. – (AMIRR. Stor. Fior. Lib. XIII).
Resta degli Ubaldini fino al 1373, quando Ugolino Ubaldini da Castello lo vendette a Firenze assieme a San Pietro e Frena.
Da: Rocche e Castelli di Romagna Vol.I [723]
CAPRILE – Col Caprile Ad ovest di San Pellegrino (Firenzuola)
Castrum Caprile apparteneva agli Ubaldini, come confermato ad Albizzone nel 1220 da Federico II; restò in possesso di questa famiglia fino al 1373, quando Ugolino Ubaldini lo vendette per duemilacinquecento fiorini al Comune di Firenze che poi lo demolì.
Ammirato il Giovane precisa che “la guerra mossa agli Ubaldini aveva fatto savio Ugolino figliuolo di Francesco di quella famiglia, perché stimando esser prudente vendere alla repubblica il suo castello di Caprile posto nell’Alpe tra Firenze e bologna, il quale non poteva mantenere contra la forza, glie l’aveva dato per duemila cinquecento fiorini d’oro oltre a dieci il mese sua vita durante di provvisione”.
Sul colle aguzzo denominato Caprile restano le tracce della rocca.
Bibl.: Ammirato, XIII, 47; Casini, I, 79, 83,98; Fantuzzi, V, 107; Lami, 596, 756; Mini, 132; Repetti, Supplemento, 49.
1373, gennaio 16; si assegna la guardia della «fortezza del Caprile» (Capitoli, appendice, 2, e. 105r).
1373, gennaio 21: viene ratificata la vendita da parte di Ugolino di Francesco Ubaldini al Comune di Firenze del «castrum, roccham et fortilitiam de Caprile» ubicato nella diocesi fiorentina, nel popolo di S. Biagio a Brentorsanico con tutto il territorio corrispondente che viene così confinato: «aJ° strata publica qua itur in Romandiolam, aij° curia Santerni, aiij° curia Friene, aitìj0 curia seu Comunis de Rapezo» avvenuta il 9 gennaio (Provvisioni, 60, e. 145”; Capitoli, I, p. 177; il Diario d’Anonimo, p. 299 data l’avvenimento al 12 febbraio, ma cfr. anche ibidem, pp. 488-489).
1373, gennaio 22: il Comune di Firenze acquista da Ugolino del fu Francesco Ubaldini il «castrum, roccham et fortilitiam del Caprile posita in Alpibus Florentinorum, que posite sunt inter civitatem Florentie et civitatem Bononie et in diocesi fiorentina, in populo Sancti Blaxii de Brentorsanico cum tota sua curte, curia et districtu et cum omnibus et singulis suis hedificiis, appenditiis, pertnentiis et adiacentiis, quibus omnibus ex uno latere strata publica qua itur in Romandiolam, ex alio curie de Santerno, ex alio curie de Friena, ex alio Comunis seu curie de Rapezo» (Capitoli, appendice, 8, c. 105r).
1373, estate: le castella degli Ubaldini, che furono tolte loro, e poi per ispazio d’alcun tempo furono fisfata, fuori che tre, furono queste: Monte Gemmoli, Frena Caprile Rocca Bruna, Tirli, Monte Colloreto; queste le castella delle Alpi degli Ubaldini …
Da “I Monti della Pietra” Polo Campidori – IL FASCINO NASCOSTO DI BRENTOSANICO
… l’unica strada che seguiva il Santerno per andare in Romagna era una strada di crinale, una strada montana quindi, che da Firenzuola saliva a Santerno, toccava il borgo di Brentosanico (così chiamato anche allora), lambiva Camaggiore, sede di una delle più antiche Pievi del territorio, attraversava il Santerno nei pressi di Coniale, risaliva a mezza costa alla chiesa di San Giusto a Camaiore, e si dirigeva verso Tirli e la Romagna. Ritornando a Brentosanico, nel periodo medievale, la storia ci dice quanto fosse importante, dal punto di vista amministrativo, politico e strategico questo borgo e dintorni. Trovandosi infatti sulla strada maestra, in questa località, gli Ubaldini avevano un loro fortissimo castello situato sulla vetta del Monte Caprile, un castello pressoché inespugnabile, presso il quale tenevano un loro Vicario per la riscossione delle tasse e dei “balzelli” che a quei tempi (come oggi, del resto) erano numerosi (pontatico, erbatico, polveratico, ecc.).
… gli Ubaldini si occupavano della manutenzione delle strade e dei ponti, nonché della sicurezza, nei loro territori, in compenso esigevano dagli “utenti” (extra-feudali) che passavano attraverso il loro Feudo e che trasportavano le loro merci in Toscana o in Emilia Romagna; … allevatori e pastori, … viandanti … semplici pellegrini dei pesanti balzelli che a volte erano definiti anche con l’aggettivo “esosi” … Firenze e più tardi la Repubblica si ribellarono più volte a questo stato di cose, tanto da progettare prima, e realizzare poi, una “terra murata”, cioè un vero e proprio avamposto, un fortilizio ben munito di armi e di soldati, proprio nel “cuore” del feudo ubaldiniano.

Carpino
L’alta Valle ella Diaterna Sanica, sotto il Monte Canda, è punteggiata di toponimi che fanno riferimento al carpino, denominazione spesso citata per uno dei castelli degli Ubaldini che sono stati presenti in questa zona del territorio del Comune di Firenzuola. In vero l’identificazione di questo castello è ancora indefinita, comunque se un autonomo insediamento fosse mai esistito è da circoscrivere a questa zona.
Il Repetti ipotizza [v. 1; 2, p. 587]:
Forse il Castelvecchio di Pinacaldoli fu quello di Carpino (?), oggi detto Carpinaccia (?) venduto per metà nel 1228 dal suo signore a Albizzo di Ugolino di Albizzo degli Ubaldini. (LAMI, Monum. Eccl. Flor. T. IV).
Rocche e Castelli di Romagna – Ed.Alfa 1970 Vol.1 – AA.VV.
Il castello viene invece identificato con l’attuale toponimo «Il Castellare», di cui si parla in successiva scheda.
Rocche e Castelli di Romagna – Ed.Alfa 1970 Vol.1 – AA.VV. [664]
CARPINO – Castellare. Castrum Carpini fu sempre soggetto agli Ubaldini, almeno fino al 1228, anno in cui Ugolino Ubaldini lo vendette ai figli Albizzone e Ubaldino. Dopo non se ne ha più notizia. Presso la colonica «Castellare», un poggio che si affaccia sul Diaterna conserva ancora le fondamenta del castello. Bibl.: Casini, I, 112; Lami, 757; Repetti, IV, 85; Rosetti, 183.
Carta topografica delle Rationes Decimarum Italiae sec. XIII-XIV
La mappa evidenzia l’esistenza della Chiesa di Culcedra appartenente alla Pievania di Bordignano. Caduta in disuso sarà abolita definitivamente nel 700 e le pietre della rovina saranno utilizzate per ampliare la chiesa di San Zanobi.
a cura di Franco Poli
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