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A Bivigliano arriva “Un mondo dentro un libro”

VAGLIA – Il Circolo Arci di Bivigliano ha organizzato per sabato 11 dicembre alle ore 17.00 il primo incontro della rassegna “Un mondo dentro un libro” che si terrà mensilmente nella sede in Via della Vecchia Scuola a Bivigliano, uno spazio dedicato alla lettura, ai libri e agli autori che presenteranno le loro ultime uscite, a cura di Liliana Bruchi e Sebastiana Gangemi. Ospite del primo appuntamento il giornalista fiorentino Jacopo Storni che ha appena pubblicato “Fratelli. Viaggio al termine dell’Africa” edito da Castelvecchi. Il libro è un racconto intimo e personale della prigionia di cui l’autore, giornalista del Corriere della Sera e di Redattore Sociale, è stato vittima in Etiopia, al confine con la Somalia, ma è soprattutto la storia di una profonda amicizia senza frontiere tra l’autore, nato nel benessere occidentale, e un coetaneo africano nato in una stamberga in mezzo al deserto. Giunto in Etiopia per testimoniare i massacri dell’esercito nella regione dell’Ogaden, Jacopo Storni viene arrestato senz’accuse dai militari. Una prigionia condivisa con Mohamed, il ragazzo etiope di etnia somala che l’aveva accompagnato come interprete. Sono giorni tra la vita e la morte. I due coetanei, uno nato in una latrina d’Africa e l’altro nella ricchezza occidentale, esorcizzano la paura parlando dei loro mondi agli antipodi. Ne nascono riflessioni sul senso della vita, sulla morte, sulle ingiustizie, su Dio, in un confronto perpetuo tra Africa e Occidente. Poi la liberazione. Ma dieci anni dopo, per caso, Storni scopre la verità: Mohamed non è mai stato liberato. Attanagliato dai sensi di colpa e spinto dal desiderio di riabbracciare il compagno di cella, ha iniziato una disperata ricerca. Con un sogno: cambiare la vita di Mohamed. E portarlo a vivere in Italia. Il libro è un viaggio geografico tra Italia, Etiopia e Somalia ma è anche un viaggio interiore, alla scoperta di se stessi, attraverso il confronto con l’altro, incarnato in questo caso da Mohamed, un ragazzo nato dall’altra parte del mondo, nel cuore dell’Africa che, attraverso i suoi valori, fa riflettere l’autore, inizialmente pieno di pregiudizi nei suoi confronti, di quanto sia importante riscoprire alcune virtù che in Occidente sembrano essersi perdute. E così, attraverso lunghi dialoghi in mezzo alle carceri etiopi, si scontrano due mondi e due concezioni della vita sempre più distanti: materialismo contro spiritualità, individualismo contro condivisione, successo contro famiglia, efficienza contro lentezza, progresso contro fede. Per la partecipazione all’evento è necessario essere provvisti di Green Pass e prenotarsi alla mail.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 Dicembre 2021

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