VAGLIA – La biblioteca di Vaglia è stata intitolata nel settembre dell’anno scorso a Cesira Pozzolini (articolo qui), vissuta fra il 1839 e il 1914, che guidò a Bivigliano un’operazione educativa di grande rilievo per la zona, insieme alla madre e alla sorella. In quella occasione, la bibliotecaria annunciò di avere iniziato uno studio sulle biblioteche italiane dedicate alle figure femminili. Nei giorni scorsi, con un post su Facebook, l’autrice ha annunciato la pubblicazione di un articolo riguardante il tema sulla rivista Bibelot, il bollettino della Sezione Toscana dell’AIB (Associazione Italiana Biblioteche).

Il saggio è stato collocato nella sezione Bibliodiversità del periodico online, ed ha come titolo “Memorie femminili. Le biblioteche italiane intitolate alle donne”. Nello stesso la ricercatrice ci fornisce diversi dati inerenti il numero delle biblioteche in Italia, e quante fra esse risultino dedicate a figure femminili, mettendo a confronto le relative percentuali – suddivise anche per regione – , come pure quelle fornite dall’Associazione Toponomastica Femminile, che ha lo scopo di ‘restituire voce e visibilità alle donne che hanno contribuito, in tutti i campi, a migliorare la società”.

In questo viaggio virtuale fra le biblioteche italiane, non troviamo soltanto accostamenti a personalità del calibro di Grazia Deledda e Alda Merini, ma vi compaiono – seppure raramente – figure di risonanza regionale. Lo scopo dell’articolo? Come afferma la stessa Giusti, offrire spunti per stimolare domande, considerazioni, tutto quello che può essere utile per coltivare un impegno civile dove la memoria femminile sia di ispirazione. Ma la Toscana, che posizione avrà nel panorama nazionale?

Per soddisfare questa e altre curiosità leggiamo l’articolo (qui), con i nostri complimenti a Claudia per il suo scritto, lucido e intrigante.
Elisabetta Boni
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 Giugno 2024