Castelli Ubaldini – Capitolo VI “Castellaccio della Colla e Castel Guerrino”
Castellaccio della Colla
Alla confluenza fra il Rovigo ed il Santerno. “Castrum Colette” confermato agli Ubaldini dal bando di Federico II nel 1220.
Rocche e Castelli di Romagna – Ed.Alfa 1970 Vol.1 – AA.VV. [529]
COLETTA – Castellaccio. Castrum Colette appartenente agli Ubaldini, con conferma di Federico II nel 1220. Passato in potere dei Fiorentini, venne smantellato e ridotto a villa. La rocca sorge va sull’aguzzo colle denominato «Castellaccio della Colla», dove si rinvengono le fondamenta, tracce di muri, una imponente volta in parte crollata e la cisterna seminterrata.
Bibl.: Casini, I, 98; Lami, 596, 755.
Castel Guerrino
Castel Guerrino è oggi il toponimo di un evidente rilievo (1117 mt.) fra il vicino P.so del Giogo ed il P.sso della Futa, che appare citato dal Repetti come uno dei castelli ubaldini del territorio di Firenzuola. La posizione impervia non deve meravigliare, poiché nell’alto Medioevo proprio sotto questa vetta si trovava il Passo della Vecchia che assieme al Passo dell’Osteria Bruciata costituiva uno dei due passaggi più frequentati per valicare gli Appennini od Alpes Ubaldinorum. Questo itineraio era il collegamento usuale fra il Castello di Montaccianico ed il Castello di Montegemoli.
CASTEL GUERRINO Sul confine tra i territori comunali di Firenzuola e Scarperia; IGM, tav. 98. II S.E.; tracce di fondamenta e di una cisterna (Rocche e castelli di Romagna, p, 170).
1350, giugno 17: visita degli Ufficiali delle Castella al castello di Castel Guerrmo: «Provi-derono e ordinarono i decd ufìciali che di necessità è che <a> Castello Guerini si faccia una torre alta braccia XV sopra terra e larga di fuori braccia Vili. E sia grosso il muro un braccio e mezo sopra terra, e la detta torre si faccia a le spese di tucti Mugellesi, dove abbia uno palcho a le vii braccia e uno uscio, il quale s’entri nella torre a pari del palcho con schala levatoia e nella somità della torre abbia una volta e intorno abbia uno ballatoio di legname, e intorno a la detta torre si faccia uno stecchato forte. E nella detta torre stia’ due guardie continue, le quali rispondine nel Mugolio e nel’Alpe» (Ufficiali delle castella, 5, e. Ir).
Il monte Castel Guerrino è costituito da due cime, una inferiore che presenta interventi di manomissione che potrebbero prefigurare ruderi di preesistenti costruzioni. Quella superiore apparentemente più naturale, è preceduta da un avvallamento che potrebbe essere stato il fossato realizzato a difesa della bastia realizzata nel 1402 da Giovanni Ubaldini.
Rocche e Castelli di Romagna – Ed.Alfa 1970 Vol.1 – AA.VV. [1117]
CASANOVA – Monte Castel Guerrino. Castrum Casenove, nel 1043, apparteneva a Gotizio Ubaldini che poi lo cedette all’Abbazia di Luco di Mugello, tornato in possesso nel 1117 degli Ubaldini, questi lo fortificarono con una rocca (*); molti di loro vi si rifugiarono nel 1151 dopo la disfatta subita a Monte Accianico. Nel 1359 con la conquista di Tirli, i Fiorentini occuparono la rocca e la demolirono completamente. Nel 1402 Giovanni Ubaldini, capitano del Duca di Milano in guerra col Comune di Firenze, ricostruì la rocca che poi venne nuovamente abbattuta al termine delle ostilità. A questa impresa presero parte alcuni Ubaldini che, fatti prigionieri, vennero condannati a morte; l’episodio è riferito da Matteo Villani in questi termini: «andorno a certo luogo che si chiama il Castello di Guerrino posto nelle dette Alpi e nella sommità di detto Poggio edificarono una bastia di legname e quella tennono più giorni gli Ubaldini e detto Luogotenente del Duca di Milano per assediare detto Castello di Firenzuola».
La rocca sorgeva sullo spartiacque appeninico, nei pressi del famoso Passo di Fonte Manzina che collegava la Romagna alla Toscana. Sul maestoso Monte Castel Guerrino, uno dei più alti dell’Appennino Tosco- Romagnolo, si rinvengono tracce delle fondamenta e della cisterna.
Bibl.: Casini, I, 91, 176; Chini, I, 222; Mattarelli – Costadoni, IV, 113, Appendice, 123; Repetti, I, 493, Savioli, I, 1°, 179
a cura di Franco Poli
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