Scarperia, in mostra le copertine agricole di Giuliano Paladini
SCARPERIA E SAN PIERO – Dal 16 al 24 luglio, nella Vecchia Propositura di Scarperia, si terrà una esposizione particolare e molto interessante.
Vengono infatti messe in mostra le copertine di una rivista, “Vita in Campagna”, pubblicata da edizioni L’informatore Agrario di Verona.
Queste copertine, in ciascun numero, portano l’immagine di un’opera del pittore Giuliano Paladini, un vero e proprio cantore delle atmosfere agricole e della tradizionale vita in campagna. Davvero non c’erano immagini migliori per illustrare la copertina di una rivista specializzata nel settore agricolo.
Questa la presentazione della mostra, di Veronica Vestri:
Non si può vivere il presente e il futuro senza guardare al passato e alle origini. È importante, vitale recuperare e conservare i valori della cultura contadina per far capire alle generazioni future la semplicità, i sacrifici, il coraggio e la schiettezza. Dovrebbe essere un impegno comune cercare di mantenere vivo il ricordo di un passato povero ma laborioso; dimenticarlo significherebbe estirpare le nostre radici poiché in fondo siamo tutti figli di “contadini”.
Questa mostra di copertine, realizzate da Giuliano Paladini per la rivista “Vita in Campagna”, pubblicata da edizioni l’Informatore Agrario di Verona, ha proprio lo scopo di far rivivere questo trascorso.
Una volta il contadino viveva la campagna ed il lavoro nei campi era la sua vita, faceva parte della sua esistenza: zappava, seminava, curava le piante e i suoi animali. Le sue preoccupazioni più grandi erano la grandine, la siccità, le malattie e i predatori che potevano mettere a repentaglio i raccolti e il bestiame.
La sua attività era legata allo scorrere delle stagioni: il taglio del fieno, la raccolta del grano, la preparazione del vino, la messa a coltura del- le patate e tante altre attività. Il sole e la luna non solo erano il suo orologio ma la loro osservazione era fondamentale per svolgere i lavori nei campi.
Il contadino non conosceva la parola consumismo; qualsiasi cosa si rompesse egli con tanta pazienza l’aggiustava; si ingegnava per risolvere problemi che si presentavano e da qui il detto: “contadino scarpe grosse e cervello fino”. Oggi tutto è cambiato ma è bello poter ammirare in queste opere il lavoro duro di persone sì umili ma senza le quali non saremmo qui.
Veronica Vestri
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 13 Luglio 2022
Buongiorno Giuliano , Bravo hai fatto bene a legare con le Tue opere pittoriche
la vita passata nella campagna del nostro Mugello con un evento culturale editoriale che ne qualifica la storia e i valori che fanno parte e ne sono l’essenza della maniera di essere dei Mugellani
Lorenzone della Gratella