Chiese di Barberino, un libro per conoscerle tutte in modo approfondito
BARBERINO DI MUGELLO – Di recente a Barberino si è tenuta la presentazione del volume “Chiese, cappelle e oratori di Barberino del Mugello e del suo territorio” (Editori dell’Acero) (articolo qui). Qui pubblichiamo la prefazione del volume, firmata da Fulvio Giovannelli, ex-assessore alla cultura, che ha promosso l’iniziativa della ricerca sulle chiese e della pubblicazione del libro, e da Anna Nuti, attuale assessore alla cultura.
L’amministrazione comunale, ormai da più di 10 anni, ha cercato di sensibilizzare i suoi concittadini ad una maggiore conoscenza del territorio e delle sue bellezze storiche artistiche.
In quest’ottica, con l’apporto fondamentale di alcuni professionisti (prof.ssa Giuseppina Romby, dott.ssa Stefania Salomone, dott. Francesco Calamai) è stato scelto di intraprendere uno studio approfondito su tutte le pievi, le parrocchie e le singole chiese esistenti sul territorio di Barberino.
Con molta facilità, grazie anche al passaparola, si è costituito un gruppo di concittadini, circa venti persone, che ha dato avvio, con piacere ed entusiasmo, a questo percorso il cui scopo è stato quello di scrivere e pubblicare un libro sulle chiese del territorio, come sono riusciti a fare alcuni anni fa, gli abitanti di Borgo San Lorenzo e di Scarperia e San Piero.
L’inizio del lavoro ha visto i docenti impegnati in frequenti riunioni settimanali, con lo scopo di far apprendere ai partecipanti le dovute modalità per conoscere, descrivere ed analizzare una chiesa.
Sono stati presi in considerazione aspetti teorici così da saper distinguere e discernere i diversi tipi di chiese, saper catalogare ed apprendere i beni mobili ed immobili. Molto interessante è stato il tempo speso sul territorio stesso alla ricerca, a volte semplice, a volte molto più difficile delle chiese.
Alcune di esse addirittura irriconoscibili, o solo con pochi ruderi rimasti, che il tempo e la mancata frequentazione hanno reso impraticabili.
Si sono così creati diversi gruppi, costituiti da tre o quattro persone che, hanno adottato le loro “chiese” per le quali esisteva un certo interesse affettivo e conoscitivo.
Una parte significativa è data dalle ricerche bibliografiche e storiche fatte presso i diversi archivi del territorio fiorentino arricchite poi dalle visite dirette, dalle fotografie e dalla raccolta delle notizie fondamentali e talvolta anche non conosciute.
I docenti sono stati veramente fondamentali anche nel proseguo del lavoro: sempre presenti ed attenti nel condividere, indirizzare e correggere il lavoro dei partecipanti. Sono stati anni di fervido lavoro, in cui molti partecipanti hanno imparato, al di là di conoscere le chiese esaminate, come si possa elaborare uno studio di ricerca su ambiti culturali ed artistici, prendendo in considerazione il territorio, la loro nascita, le loro opere, il loro patrimonio artistico e come il tutto si sia mutato nel tempo.
Dobbiamo valorizzare le nostre chiese come patrimonio storico, culturale ed artistico dal forte valore simbolico ed identitario per i cittadini ma anche con grandi potenzialità turistiche.
Le chiese, infatti, non sono solo edifici dedicati al culto, ma tesori di arte e di cultura che devono essere a disposizione di tutti, diventando magari anche un’occasione di lavoro per i nostri giovani.
Anna Nuti, Fulvio Giovannelli, Assessori
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 gennaio 2025
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