SCARPERIA E SAN PIERO – Buona la prima per Carlo Forasassi che, martedì 17 giugno alle ore 21.15, ha tenuto nella saletta del teatrino della parrocchia di San Piero a Sieve il primo di due incontri su “I Lorena a Firenze, 122 anni di buona amministrazione”.
Un’ora e mezza passata in un attimo, davanti a un pubblico attento e curioso, incantato dalla maniera scorrevole e simpatica con la quale Carlo ha parlato dei primi due granduchi della dinastia che governò la Toscana dal 1737 al 1859: Francesco Stefano e Pietro Leopoldo di Lorena.
A partire dalle condizioni non ottimali della regione dopo la morte dell’ultimo dei Medici, Gian Gastone, per arrivare al secolo e passa di amministrazione esemplare che – pur con qualche difetto – risollevò le sorti del territorio e della popolazione, che ne uscì raddoppiata.
Non fu un inizio col botto quello di Francesco I, anche e soprattutto per la sua distanza dalla città, il cui governo delegò a un consiglio di rappresentanza, preferendo soggiornare alla corte viennese. Tuttavia il nuovo corso si manifestò attraverso politiche illuminate che riguardarono l’economia, l’agricoltura, le manifatture.
Ma la parte più corposa della serata, il relatore l’ha dedicata a Pietro Leopoldo che, a differenza del padre, si stabilì subito a Firenze, nel 1765, effettuando grandi riforme, come l’abolizione della pena di morte con il Codice del 1786, e l’introduzione di un sistema economico e fiscale più equo. Senza trascurare le importanti opere di bonifica, in Maremma e Valdichiana, e la costruzione di una moderna rete di comunicazione stradale. Tante altre le iniziative meritevoli di essere citate, come ad esempio la fondazione dell’Accademia dei Georgofili, ma su tutte una, che rappresenta il senso stesso della sua politica: il miglioramento delle condizioni di vita della cittadinanza, soprattutto dei ceti più poveri. E, mentre argomentava il concetto, Forasassi non stava semplicemente raccontando la storia, ma era come se si fosse calato completamente nell’animo e negli intenti di Pietro Leopoldo. È così che la passione genera passione.
Bravo Carlo, non vediamo l’ora di ascoltarti di nuovo martedì prossimo, 24 giugno, all’oratorio della parrocchia di San Piero a Sieve, sempre alle 21:15. Sarà piacevole trascorrere un’ora al fresco, sentirti parlare degli altri due Granduchi, Ferdinando III e Leopoldo II Lorena, e lasciarsi conquistare dalle tue conoscenze e dal tuo eloquio.
Forasassi si interessa da anni alla storia antica di Firenze, tenendo numerosi incontri su Dante e la Divina Commedia, e soprattutto sui Medici, sia in collaborazione con l’Università dell’età libera, che con la Parrocchia e il Circolo Insieme. Ma in realtà Carlo è preparato su tanti argomenti, come ad esempio sulla storia di San Piero a Sieve, in merito alla quale ha scritto un libro nel 2014, in occasione del suo cinquantesimo anniversario di matrimonio con Vittoria: “Paese mio. Affetti, notizie, curiosità”. Un testo nato per celebrare l’amore coniugale ma anche quello per il paese dov’è nato e vissuto, del quale ripercorre la storia antica e quella più recente, in particolare dopo l’unità d’Italia. Sua la ricerca che ha prodotto l’elenco dei gonfalonieri, sindaci e podestà di San Piero a Sieve, dal 1859 al 2013, cioè prima della fusione con Scarperia.
Elisabetta Boni
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 Giugno 2025