SCARPERIA E SAN PIERO – Che legame c’è tra Scarperia, e la cupola di Santa Maria del Fiore progettata dal Brunelleschi? Nel Palazzo dei Vicari, luogo simbolo del paese mugellano, è allestita una bella mostra fotografica, “Brunelleschi. 600 anni della cupola e l’orologio del Palazzo dei Vicari a Scarperia”, che ora è stata prorogata fino al prossimo 2 novembre, aperta negli orari di apertura del Palazzo.
Una mostra, che in occasione del seicentesimo anniversario della posa della prima pietra dell’opera, il 7 agosto 1420, è stata la prima e forse l’unica, perché quelle fiorentine, pensate dall’Opera del Duomo, sono state frenate dall’emergenza Covid.
A Scarperia invece si è celebrata la straordinaria creazione architettonica che segna il panorama di Firenze, con la mostra e anche con conferenze, come quella dell’ingegner Piero Pieri che ha spiegato i segreti di costruzione della cupola del Brunelleschi.
“L’esposizione allestita a Scarperia -sottolinea Carla Giuseppina Romby, docente universitaria e ideatrice dell’evento – propone un ri-lettura visiva del celebre monumento attraverso un apposita campagna fotografica, realizzata da Francesco Noferini, e invita a considerare la eccezionale valenza assunta dal monumento nel paesaggio e nella città. Lo scarto dimensionale della cupola rispetto al costruito intorno, compreso il Campanile ed il Palazzo dei Signori, ha rappresentato fino dalla sua costruzione, elemento di incredulità/sconcerto, di sorpresa, di meraviglia. A cominciare dalle modalità di costruzione”.
E Romby spiega anche il legame con Scarperia. “Scarperia possiede, e ha messo in mostra nel Palazzo dei Vicari l’unico superstite tra gli ‘orioli buonissimi e bellissimi’ realizzati da Filippo Brunelleschi, l’orologio della torre di Scarperia. Ebbene, studiando e realizzando questi ingranaggi, ovvero studiando la trasmissione del moto orizzontale e verticale, i moltiplicatori. ha poi potuto realizzare la grande gru centrale con la quale è stata costruita la cupola di Santa Maria del Fiore». Completano l’esposizione, accanto alle bellissime foto in grande formato di Noferini, che presentano interni ed esterni della cupola da ogni angolazione, gli antichi manoscritti del Vicariato, nei quali si disponeva la manutenzione dell’orologio del Brunelleschi, citazioni di vari autori colpiti dalla bellezza della cupola – da La Pira a Stendhal, da Malaparte a Papini –, un modellino di Pieri e anche un progetto dello scultore Niccolò Niccolai che dall’artistica scomposizione della cupola ha creato un “loto di Brunelleschi”, idealmente collocato nel lago di Bilancino.