Close Menu
  • Home
  • News
  • Le Arti
  • Storia e storie
  • Personaggi
  • Palazzi e chiese
  • Opere
  • Scienza e tecnica
  • Teatro in Mugello
  • Libri
    • Gli Autori
    • Lo Scaffale mugellano
  • I collaboratori
Facebook Instagram
Ultime notizie
  • Poietica, a Barberino di Mugello una targa in ricordo della professoressa Ester Raccampo
  • Alla Biblioteca di Borgo San Lorenzo arriva “Erbario, bestiario, lapidario” di Maurizio Gregorini
  • “Avventure tra le pagine”. Tre appuntamenti nei musei mugellani
  • Giovani, libri e tante storie. Serena Pinzani racconta “Ingorgo letterario”
  • Allo Spazio Brizzolari arriva “Il Ritorno di Ifigenia” di Ghiannis Ritsos
  • “Viaggio della Memoria”, il libro dedicato all’esperienza della vista degli studenti nei campi di sterminio
  • Inaugurata a Dicomano la mostra sulle compagnie religiose soppresse
  • “Buon compleanno Giulio Coniglio”, al Corsini di Barberino
Facebook X (Twitter) Pinterest Instagram YouTube
  • Italiano
    • English (Inglese)
Il Filo – Il portale della Cultura del Mugello
  • Home
  • News
  • Le Arti
  • Storia e storie
  • Personaggi
  • Palazzi e chiese
  • Opere
  • Scienza e tecnica
  • Teatro in Mugello
  • Libri
    • Gli Autori
    • Lo Scaffale mugellano
  • I collaboratori
Il Filo – Il portale della Cultura del Mugello
  • Italiano
    • English (Inglese)
Home»Copertina»Le antiche pergamene ci parlano di un Mugello con precoce destino fiorentino
4 Mins Read Copertina

Le antiche pergamene ci parlano di un Mugello con precoce destino fiorentino

Nessun commento4 Mins Read
Share Facebook Twitter Pinterest Copy Link LinkedIn Tumblr Email VKontakte Telegram
Condividi
Facebook Twitter Pinterest Email Copy Link
Santa Maria a Vezzano-antico panorama da est

MUGELLO – Tra i non addetti ai lavori è abbastanza comune l’idea di un Mugello medievale saldamente in mano ai conti Alberti, Guidi e Ubaldini i quali, all’alba del XIII secolo, dovettero poi contrastare l’avanzata fiorentina che portò agli scontri e alla distruzione dei castelli feudali d’inizio Trecento (Montaccianico, Ampinana e via dicendo). In realtà, le cose andarono storicamente in maniera diversa da come si racconta in giro. Già duecento anni prima la presenza fiorentina nella nostra valle era oltremodo radicata, anche per i forti legami con l’ambiente ecclesiastico; chiese e monasteri sorgevano ormai dovunque e costituivano un solido punto di appoggio per la città, anche dal punto di vista politico e sociale. Invece, la vita (limitata) del signorotto locale con i suoi “fidelis” era da tempo circoscritta alla zona di proprietà; non dico che erano una specie di odierni agriturismi, ma poco ci mancava.

Notaio medievale-Oratorio San Martino

È vero, i documenti che lo dimostrano non sono molti e le notizie sono spesso avvolte dalla nebulosa del tempo; però basta semplicemente consultare con un minimo di attenzione le antichissime pergamene conservate nell’Archivio di Stato per farsene un’idea. Basta quelle redatte nel piccolo paesello dove abito, Santa Maria a Vezzano, all’apparenza area del tutto marginale.
E invece… tra i documenti conservati nella Badia vallombrosana di S.Bartolomeo a Ripoli ne troviamo uno datato addirittura 4 marzo 1084 in “Veziano, iudicaria fiorentina” dove alcuni residenti donavano un pezzo di terra coltivato a castagneto e posto in località Costasole (o Costazola, non si legge bene) all’abate Alberto del monastero di Santa Reparata posto in Salto (Marradi). “Per timore e remedio anima” si precisava nel documento, anche se non sapremo mai quali spaventosi peccati i nostri eroi si volevano far perdonare.

fonte-Archivio di Stato

C’è poi un’altra pergamena mezza bruciacchiata e usurata dal tempo conservata per secoli nel Monastero delle monache camaldolesi di Luco datata 3 luglio 1140 dove si racconta invece un’altra storia, la “locazione a lavorare tre pezzi di terra posti due nel luogo detto il Pozzo e l’altro nel luogo detto il Colle fatta da Ranieri abate del Monastero di Santa Reparata a Viviano e Pietro chiamato Monaco, fratelli e figli di Ugo per l’annua provvisione di 2 denari di moneta lucchese”. Il prode notaio Ugo firma la pergamena con il suo simpatico sigillo disegnato e precisa accanto che è stata redatta in “Mucillo, comitatu florentino loco Vizzano”. Grazie caro messer Ugo, ma, vi domanderete, dove voglio arrivare? Semplice, a volte basta una parolina.

Banco del notaio medievale

Nel 1084 c’è una “iudicaria” in Vezzano, ovvero un luogo dove si amministra la giustizia per una vasta zona circostante tramite la presenza in loco di un iudex (giudice). Nel 1140, appena cinquant’anni dopo Vezzano era “comitatu” fiorentino, ovvero una contea governata da Firenze; già erano iniziati fitti scambi commerciali nonché la migrazione di giovani rampolli delle famiglie mugellane più benestanti a cercar fortuna in città, come successe molti anni dopo a Forese da Rabatta e Giotto. Il Repetti scrisse, forse sbagliando a tradurre il documento, “contado” al posto di comitatu ma è pur vero che per estensione in fondo è quello il vero significato latino del termine. Cos’era successo nel breve periodo di tempo che intercorre tra i due documenti è presto detto; Matilde di Canossa era morta nel 1115, il Comune fiorentino aveva assunto una propria autonomia e instaurato il regime consolare dall’anno 1125. E il Mugello in quella data era già largamente fiorentino, non certo negli austeri castelli feudali ma sicuramente nelle coltivazioni rurali, nelle chiese, nei commerci, nelle vie di comunicazione e nei vocianti e affollati mercatali.

Fabrizio Scheggi
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 settembre 2021

Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email Telegram Copy Link
Previous Article“Uomo Toscano” di Abdulkadir Hocaoğlu vince il XVII Simposio di scultura “Premio Antonio Berti”
Next Article Teatro Idea, cinquant’anni ma non li dimostra

Related Posts

Copertina

Poietica, a Barberino di Mugello una targa in ricordo della professoressa Ester Raccampo

Novembre 12, 2025
Copertina

Alla Biblioteca di Borgo San Lorenzo arriva “Erbario, bestiario, lapidario” di Maurizio Gregorini

Novembre 12, 2025
Copertina

“Avventure tra le pagine”. Tre appuntamenti nei musei mugellani

Novembre 12, 2025
Copertina

Giovani, libri e tante storie. Serena Pinzani racconta “Ingorgo letterario”

Novembre 12, 2025
Copertina

Allo Spazio Brizzolari arriva “Il Ritorno di Ifigenia” di Ghiannis Ritsos

Novembre 11, 2025
Copertina

“Viaggio della Memoria”, il libro dedicato all’esperienza della vista degli studenti nei campi di sterminio

Novembre 11, 2025
Add A Comment
Leave A Reply Cancel Reply

Facebook X (Twitter) Pinterest Instagram YouTube
© 2013 – 2025 Il Filo CF/P.IVA 05160370481 – Informazioni sul copyright
Web project by Polimedia – Siti che funzionano
  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Redazione

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

Blocco annunci abilitato!
Blocco annunci abilitato!
Il nostro sito web è reso possibile dalla visualizzazione di annunci pubblicitari online ai nostri visitatori. Sostienici disabilitando il tuo blocco degli annunci.