“L’Ombra Felice”, l’ultimo struggente dono poetico di Ivo Guasti
BARBERINO DI MUGELLO – Il 19 luglio di quest’anno, a meno di un mese dal compimento dei suoi 88 anni, ci ha lasciati Ivo Guasti. Un amico per molti, per tutti un poeta che nel corso di un’attività intensa ha prodotto una vasta opera che ci inorgoglisce anche come conterranei. Poco tempo prima il Comune di Barberino lo aveva insignito del prestigioso premio “Barba d’Oro”, riservato ai personaggi illustri. Una vita consacrata alla poesia la sua, intesa soprattutto come mezzo espressivo, strumento per restare in contatto con l’umanità e leggerla nei suoi mutamenti. Non ha mai smesso di scrivere Ivo, perché comporre liriche, sempre concise e dirette verso obiettivi definiti, coincideva per lui con l’anelito stesso della vita.
“L’Ombra Felice” è il titolo della sua ultima produzione poetica, dove pochi ma significativi versi adornano le singole pagine, leggibili anche come un’unica composizione. Edita da Polistampa proprio nel luglio 2021, l’autore ha potuto vederla stampata e persino suggerire un pensiero personale agli amici, che Ivana – la moglie e compagna di una vita – ha fedelmente riportato in ogni singola copia. Proprio a tutti gli amici sono infatti indirizzate le parole della dedica generale: amici su di me hanno presa/con loro parlo li ascolto/sono come oasi nel deserto. Un linguaggio semplice stavolta, che passa con la morbidezza di un velluto sugli elementi della natura e sul senso dell’esistenza. “Uno sguardo – come osservano Alessandro Borsotti e Gianna Cardelli, autori della presentazione – ancora più profondo di sempre”.
La sintesi del suo pensiero insomma, del suo modo di vedere le cose e interpretarle in senso positivo, nonostante la lucidità di pensiero che non risparmia osservazioni anche crude. Un messaggio esplicito agli amici che passa dai ricordi d’infanzia, da una vista oltre la finestra di casa, sufficiente a generare quella “contentezza di vivere” da sempre suo tratto distintivo.
Così, insieme al fascino generato dall’amato paese d’origine, e dall’incedere stesso del giorno, della notte e delle stagioni vissute con costante meraviglia, ritorna il tema della città che ancora non esiste, una visione sempre presente, di per sé sufficiente a generare speranza.
Certo, tanti sono i riferimenti a Ivana, indispensabile persona ogni giorno sempre più presente, il cui pensiero lo riporta a quella bella fronte illuminata che lo conquistò. Fu una scelta di vita, per sempre ripagata. Ma in quelle estati al mare, in quei sogni che non finiscono mai, e nel bello che sempre rinasce per dar luce alla vita, come non percepire la presenza impalpabile e costante del figlio, Alessio.
Ora che il Natale si sta avvicinando, e pur nella certezza di non poter sentire più il tuo verbo scaturire come zampillo, caro amico, ti voglio ringraziare per averci regalato questo libro struggente.
Sarà espressione e faro del tuo pensiero, una preziosa eredità fatta di ragione e sentimento.
Bello, caro Ivo, immaginarti adesso come d’estate nei giardini i tigli/odore di miele regalavano/davano anche un’ombra felice. E pensarti ancora lì, a godere di quell’odore e di quell’ombra, già cornici ideali di attimi felici.
Elisabetta Boni
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 12 Dicembre 2021