Marradi, il libro “Signori, il Canzoniere…!” per ricordare il M° Renato Ridolfi
MARRADI – In occasione del secondo anniversario della morte del Maestro Renato Ridolfi che ricorre il 21 giugno, in attesa della presentazione pubblica del suo libro: “Signori, il Canzoniere…!” che ad oggi non è stato possibile celebrare a Marradi causa coronavirus, ricordiamo che è possibile acquistare il libro a Marradi presso la Cartoleria edicola di Samori Gloria in via Talenti 13 oppure su ebay libri “Signori, Il Canzoniere..!”
Era pronto dal dicembre 2019 per ricordarne il centenario della nascita, “Signori il Canzoniere…!” di Renato Ridolfi, scomparso nel giugno del 2018 è curato dal figlio Rodolfo Ridolfi, ma a causa la pandemia è stato stampato nell’aprile scorso. La pubblicazione comprende la ristampa anastatica della Rivista per ragazzi in due tempi e un prologo “Signori, il Canzoniere…!” insieme a componimenti vari e frammenti del poliedrico intellettuale marradese.
“Ho aggiunto un album di vecchie foto -nota il curatore-, che danno il sapore “d’epoca” ed altre che lo ritraggono insieme a noi, suoi familiari, ad amici, persone importanti della sua e della nostra vita, prima di tutto mia mamma Gina con lui per 72 anni ed oggi ancora vicina nel camposanto di Marradi come lo fu nella scuola, nelle operette e nel teatro”.
Ed il Sindaco del Comune di Marradi Tommaso Triberti scrive: “Renato Ridolfi: uno di quei volti senza cui Marradi non sembra più la stessa. …Avrei voluto conoscere l’uomo prima e più a fondo, durante i suoi anni più impegnati, quando era per tutti “il maestro” e faceva vivere il nostro bel teatro con le sue invenzioni sul palco e sulla pagina… Dentro queste righe cercavo un termine che descrivesse Ridolfi, insegnante di marradesi anche illustri, scrittore, poeta, alpino come lo vedevo io ad ogni raduno, e molto altro ancora. Renato è stato un protagonista del suo tempo, capace di connotare una comunità con la sua presenza e la sua attività infaticabile: ne incarnava non meno di altri il genius loci… Possiamo dire che ha contribuito a salvare, scrivendo i propri ricordi, l’immagine di una comunità che nel passaggio cruciale del Novecento ha cambiato profondamente abitudini, stili di vita, orientamenti culturali. La sua testimonianza si rivela preziosa per ricordare a ognuno di noi chi siamo permettendoci di riscoprire chi siamo stati. Nel caos attuale ce n’è quanto mai bisogno… Ecco quindi l’importanza di ristampare questo testo …. Auspico che il testimone della sua esperienza venga idealmente raccolto e che questo lavoro sia messo nuovamente in scena nello splendido Teatro degli Animosi. Grazie, maestro”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 Giugno 2020