Marta Morolli vince la 2^ edizione di “In-Liberty… e la libertà del distacco”. Le motivazioni della giuria
BORGO SAN LORENZO – Villa Pecori Giraldi ha recentemente ospitato la II edizione di “In-Liberty… e la libertà del distacco”. Momento conclusivo dell’evento la consegna del premio per il concorso che è stato assegnato a Marta Morolli. La giuria, composta dal critico d’arte Massimo Innocenti, dal presidente Costantino Gradilone e dal Maestro d’Arte Vieri Chini, ha considerato l’opera di Morolli meritevole della vittoria, “l’artista – dicono i giudici – è riuscita a dare un valore metaforico attraverso una raffinata tecnica pittorica e una precisa concettualizzazione: un leggero tessuto , decorato e coloratissimo e spinto da un vento, o da un soffio invisibile che lascia al soggetto, al tessuto, di invadere uno spazio indefinibile, trovando nell’assenza dello spazio la sua presenza e allo stesso modo agganciarlo, simbolicamente, ad una possibile ‘verità’; la decisa persuasione dell’artista di far immergere questo simbolo in una realtà immaginabile dà a tutta l’opera una ricercata metafora e nello stesso istante un forte legame col senso storico e con il concetto di libertà, il quale vive in virtù del suo legame e della sua rappresentazione”. “L’artista è riuscita, attraverso un solo gesto pittorico – concludono Innocenti, Gradilone e Chini – a raccogliere un filo poetico dimostrativo di quel momento che la storia individua come il movimento del Liberty”.
Marta Morolli, due note sull’artista.
Ha iniziato la pittura da autodidatta e poi seguendo i corsi della pittrice Bruna Bigazzi, interessata da sempre al ritratto, è entrata in contatto con il pittore Enrico Michieletto che l’ha aiutata ad intraprendere nuovi tipi di ricerca, ad usare materiali e tecniche nuove. Negli anni scorsi, ha frequentato per quattro anni la Scuola Libera del Nudo, presso l’Accademia Di Belle arti di Firenze.
Nel periodo più recente ha esposto in “Sembianze” i suoi 100 ritratti al villaggio la Brocchi, poi tentando altri tipi di pittura, sempre figurativa. Ha esposto alla vecchia Propositura di Scarperia “Dissonanze”, una sequenza ispirata al “Lago dei Cigni”.
Adesso sta lavorando ad un progetto che si intitola “Due”e che si propone di illustrare situazioni in cui si riscontri la normalità e nella semplicità del quotidiano.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 luglio 2018
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