Naturalisti in Mugello, si presenta a Vicchio il libro del professor Paolo Bassani
VICCHIO – Sabato 20 aprile, alle 16.30 nella biblioteca comunale di Vicchio si terrà la prima presentazione dell’ultimo libro di Paolo Bassani: “Naturalisti in Mugello. Esplorazioni e ricerche su un territorio che cambia”, edito da “Il Filo”.
È un viaggio affascinante e sorprendente nella natura mugellana. A guidare il lettore alla scoperta di tanti animali e del loro comportamento è lo stesso Bassani, per decenni docente di materie scientifiche al liceo “Giotto Ulivi” di Borgo San Lorenzo. Con articoli brevi e brillanti l’ex professore racconta di topi e di lupi, di animali giunti in Mugello grazie al cambiamento climatico e di altri a rischio di scomparsa per lo stesso motivo, parla di rettili e anfibi, di uccelli, ungulati e molluschi.
Il libro sarà presentato per la prima a volta nella biblioteca comunale di Vicchio, paese dove Bassani vive. Parteciperanno, insieme all’autore, Adriano Gasparrini, curatore del volume e Massimo Squarcini, fotografo naturalista. Il libro è arricchito infatti da numerose immagini naturalistiche di fotografi mugellani.
Il libro sarà acquistabile alle presentazioni – un’altra è in programma al “Giotto Ulivi” il prossimo 20 maggio –, presso la sede del Filo, sulle principali piattaforme online e nelle librerie del Mugello.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 18 Aprile 2024
Mah… Lo scrivente ha avuto il faentino prof. Paolo Bassani come insegnante di scienze per tutti i cinque anni di liceo.
Se dovessi dire che cosa ci abbia insegnato non avrei dubbi:
NIENTE.
Ricordo mattinate trascorse a scuola nell’aula a contare le foglie cadute in una determinata superficie, preziosa preda di sopralluoghi nei boschi di Villore in compagnia del fido Marino Bambi.
Oppure a fruzzicare con un certo schifo e senza guanti le cacche di qualche animale raccolte nello stesso modo per capire di cosa si nutrisse.
Tutte cose interessantissime per lui e da cui ha tratto le pubblicazioni che ora presenta.
Ma non così interessanti per la commissione dell’esame di maturità nel quale tutta la mia classe fece una figura appunto di cacca. Non avevamo fatto niente. Non avevamo svolto il programma. Cinque anni di liceo buttati via in nome di una male interpretata didattica post sessantottina. Non si salvarono neppure i suoi preferiti :quelli di noi che professavano allora idee di sinistra.
Per cui del suo libro non saprei che fare se non staccarne le pagine una ad una ecc..
Grande Paolo Bassani! Leggo con infinito piacere della prossima tua pubblicazione.
Non mancherò certo alla presentazione del tuo libro che leggerò con passione. Una passione per tutto ciò che riguarda la Natura che nacque proprio al Liceo Scientifico di Borgo San Lorenzo, seguendo le tue lezioni: sia quelle in classe che quelle memorabili “sul campo”; quest’ultime in orario extra-scolastico a cui dedicavi parte del tuo tempo libero e che erano aperte a chi volontariamente voleva partecipare. E condividere quelle lezioni “sul campo” ebbe il valore (ma centuplicato) di un bel Documentario Naturalistico.
Grazie Paolo, sia per il lavoro che andrò a leggere, sia (piacevoli ricordi, anche se di quasi mezzo secolo fa) per la preparazione che riuscisti a darmi per il mio esame di Maturità… all’epoca si sceglieva una Materia da portare come “prima”, cioè come prova principale su cui basare l’orale. Non interessandomi né “Storia” né “Italiano” scelsi proprio “Scienze” come “prima” (e, per fortuna, la commissione mi dette “Francese” come “seconda”, altrimenti sarei ancora lì a scaldare la sedia al Liceo). E mi andò bene anche perché grazie a quella buona interrogazione riuscii abbondantemente a tirare su il voto miserello (un 6 striminzito) del compito di “Matematica”. Un compito, il mio, perfetto e completo sotto tutti i punti di vista ma che il Commissario di Matematica penalizzò dandomi il 6 dicendo che avevo scritto troppo e che lui non era uno stupido e che l’avevo offeso spiegando punto per punto ogni mio passaggio o scelta strategica. Mah… menomale che poi la soddisfazione mi arrivò “di rimbalzo” constatando i vari 8 e 9 di cui godettero molti amici a cui ero riuscito a passare la “brutta”. Quella, evidentemente, fu più gradita da quel Commissario perché, ovviamente, stringata e senza spiegazioni…