L’Oratorio sede della Compagnia dell’Assunta costituisce un inedito fondale del breve slargo aperto in fregio alla via Provinciale e dialoga con l’ampia facciata della Pieve di S. Piero elevata dalla parte opposta della strada. La fondazione dovrebbe risalire al tardo Medioevo sulla base di un ospitale-ospizio sorto lungo la importante strada transappenninica per offrire rifugio a viandanti e pellegrini, di cui si conserva testimonianza nella copia dell’iscrizione prossima all’ingresso.
L’edificio sorto sul limite dello scoscendimento che conduce al centro dell’abitato presenta un accesso sopraelevato e raggiungibile con una scala a doppia rampa che anima la parte basamentale del prospetto e introduce ad un avancorpo con funzione di atrio da cui si entra nello spazio ecclesiale. Nella parte superiore del fronte si apre una finestra ogivale che sostituisce la precedente “a campana”, mentre il coronamento a doppio spiovente rimanda a soluzioni semplificate di stampo classicheggiante.
L’ingresso allo spazio religioso è segnato dalla porta corniciata in pietra e coronata dal classico timpano; l’aula ad impianto rettangolare, termina con il presbiterio coperto da una cupoletta affrescata con L’incoronazione della Vergine, mentre la parete di fondo ospita l’altare ad edicola con una movimentata terminazione a timpano spezzato con motivi a conchiglia ed al centro il monogramma IHS del sole raggiato di S. Bernardino.
L’aula è contornata da rivestimento ligneo con panche adatte ad ospitare le riunioni della Confraternita. Gli elementi architettonici e decorativi dell’Oratorio sembrano fare riferimento al XVIII secolo quando la Confraternita effettuava numerose spese nella manutenzione e aggiornamento dell’edificio.
a cura di Carla Giuseppina Romby
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