I quattro grandi dipinti di Simone Rocchi per il giorno del Millennio a San Piero
SCARPERIA E SAN PIERO – Il 29 giugno sarà il giorno del millennio, una data epocale per la pieve di San Pietro a San Piero a Sieve. Un ricco calendario con tanti eventi per le celebrazioni della ricorrenza. Fra questi un appuntamento con l’arte, con i dipinti di Simone Rocchi, pittore sanpierino, e le sue “Storie di San Pietro”. Nel giardino della pieve saranno esposte le quattro grandi tavole con gli episodi più conosciuti legati alla vita dell’apostolo e santo, fondatore della Chiesa cattolica, cui la pieve sanpierina è dedicata. Ma, ancor prima, è il momento del riconoscimento all’artefice di tutto ciò: un ringraziamento particolare e il saluto a Don Antonio Cigna.
Sicché inizio questa presentazione, ancor prima di parlare dei dipinti, con un nome: Don Antonio Cigna, sacerdote, il pievano. Solo per un attimo accantono la religiosità dell’evento e mi immergo nell’aspetto laico, civico, della ricorrenza. Quello legato alla “civitas” del paese, alla socialità fra le persone, alla condivisione di ideali, non solo spirituali, della storia e delle tradizioni. Per questo lo svesto dei suoi panni ordinari di prete e lo identifico, lui il pievano, come il “deus ex machina” di questa ricorrenza millenaria. Certo, ci mancherebbe, con l’aiuto di tanti suoi parrocchiani, dell’amministrazione comunale, dell’istituto diocesano, di enti e benefattori. Ma soprattutto, grazie a Don Antonio, per il suo essere volitivo, determinato nel portare a compimento questa impresa. Poi, sommessamente, auguri per la nuova missione che lo attende, ovunque potrà condurlo.
E ora l’arte, i dipinti di Simone Rocchi. Una impresa impegnativa, durata circa undici mesi, su commissione dalla parrocchia proprio al pittore sanpierino che, in più occasioni, ha viste apprezzate le sue qualità artistiche in diverse mostre e esposizioni, collettive e personali. Peraltro ha fra le sue credenziali professionali la realizzazione di altri lavori cosiddetti devozionali, correlati a contenuti della cristianità, su tutti “La lezione di San Bonaventura” (olio su tavola, 161 x 141 cm., 2017), già nella collezione dei dipinti del convento di Bosco ai Frati.
Ecco, queste “Storie di San Pietro”, olio su tavola, sono quattro dipinti di grandi dimensioni, tre di 142 x 122 cm., uno di 182 x 142 cm., con le rappresentazioni di alcuni episodi della vita dell’apostolo, fondatore della Chiesa, patrono prima dell’ex comune di San Piero a Sieve e da quattro anni di quello nato dall’unione con Scarperia. In esclusiva ne anticipiamo alcuni particolari, ovviamente rimandando la svelatura ufficiale al giorno dell’inaugurazione. Questi i titoli delle quattro tavole: “IN VERBO TUO”, “DOMINE SALVA ME”, “CANTUS GALLI” e “TU ES PETRUS”.
Simone Rocchi, ancora una volta, parte dallo studio storiografico degli episodi da rappresentare, poi personalizza i suoi lavori con la policromia della pittura, mantenendo un corretto equilibrio fra luce e ombra. Uno stile sobrio, essenziale, che raggiunge lo scopo di invogliare, chiunque guardi il dipinto, ad approfondire la storia di quanto vi sia ritratto. Ogni tavola per un episodio. Tutto correlato alle sacre scritture, spesso dimenticate, basi di una civiltà perfettibile, origini della nostra storia.
Gianni Frilli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 giugno 2018