BORGO SAN LORENZO – Un bel cartellone quello di Microscena che ha visto sul palco tanti spettacoli interessati. Qualche giorno fa è andata in scena la pièce teatrale in due atti “Smith & Wesson”, e dopo il successo di Novecento, sempre di Baricco, mi sono recata con curiosità allo spettacolo.
Questa volta la scenografia era più ricca del solito, arredi e costumi mi hanno aiutato a capire meglio la trama dello spettacolo e la vita dei tre protagonisti della storia ambientata nei pressi delle cascate del Niagara. Nella rappresentazione, ambientata nel 1902, Marco Paoli, nella parte di Jerry Wesson, Matteo Lucii, nella parte di Tom Smith e Sabrina Mallano, nella parte della giovanissima giornalista Rachel Green ci hanno regalato un rivisitazione scoppiettante, allegra e folle, a tratti dal sapore amaro dell’opera di Baricco.
Matteo e Sabrina ci hanno dato saggio dei loro incredibili progressi nelle interpretazioni teatrali. Sempre più bravi e affascinanti. Marco Paoli, “Veterano del palcoscenico” ha interpretato ottimamente il personaggio del pescatore di corpi di chi si suicida gettandosi nelle cascate. Il bel regista e attore si è trasformato in un uomo trasandato che vive di espedienti, costretto a mangiare passato di fave in una stamberga fatiscente. Vestito da canottiera ingiallita, mutande lunghe, calzini di lana e ciabatte ci ha dimostrato che basta poco per immedesimarsi nella parte scelta e calarsi interamente nella figura del personaggio. Come sempre irriconoscibile grazie alla sua scaltrezza e maestria nell’arte dell’interpretazione. Brava anche Gabriella Vallini, che ci regala sempre calde parole.
Il giorno successivo allo spettacolo sono stata un pò preoccupata per la salute delle corde vocali di Tom Smith e per il mio sistema uditivo ma come sempre il benessere dell’anima ha prevalso sul resto. Non dimenticate di visionare la programmazione che propone LiveArt a Microscena spazio dedicato alla cultura, all’arte, alla musica, alla pittura e a tanto altro ancora e anche se lo spazio è ristretto, appunto una microscena, non mancherà mai la calda atmosfera che si respira in un grande teatro.
P.B.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 18 Marzo 2019