VICCHIO – Mugello, terra di medici, poeti e religiosi. Di questi parla il libro dello scrittore e storico mugellano Fabrizio Scheggi, “Furono protagonisti. Biografie di personaggi storici nel Mugello”, di imminente uscita. Stavolta Scheggi si è concentrato su tante figure di rilievo, non solo nate e vissute nel nostro territorio, ma anche di chi, in Mugello, ha trascorso parte della propria vita. Non si tratta, però, di una mera antologia di schede storiche, ma sono “racconti di vita”, che mettono insieme storie e fatti verificati e qualche “pettegolezzo”. Ne abbiamo parlato con l’autore.

Qual è l’idea dietro a quest’ultimo libro? Questa è la mia quinta pubblicazione. In passato mi sono concentrato in particolare sulla storia del Mugello, sui fatti avvenuti in queste terre. Stavolta ho riscontrato che negli articoli che trattano il passato del territorio o durante le conferenze molti personaggi vengono messi da parte. Mi sono reso anche conto che trattare le biografie di certe personalità è un argomento di nicchia. E mi ha incuriosito. Infatti, non esisteva una pubblicazione dei personaggi mugellani dall’antichità ai giorni nostri.

Come ti sei mosso? Ho fatto una minuziosa opera di ricerca partendo da articoli che avevo già scritto e completandola con coloro che non avevo mai trattato. Ho cercato le loro storie nei vari archivi, biblioteche, partecipando a seminari fino ad entrare nell’archivio del Senato e della Camera.
Di cosa si parla, quindi? Si parla dei personaggi che hanno “fatto qualcosa di importante” in Mugello trattando tutto il territorio, senza esclusioni. Non è stato facile ricondurli al nostro territorio perché di molti di loro il luogo di nascita risultava a Firenze. Allora ho dovuto far fede ai documenti e ad indizi fortissimi, con fonti che li riconducessero al Mugello. Non si tratta solo di un’enciclopedia dei personaggi ma anche dei grandissimi della storia che sono passati dal Mugello: Garibaldi, Amerigo Vespucci, che ha fatto il fattore al Trebbio, Donatello….

Quanti personaggi hai trattato? 180, di cui cento molto importanti. Dai grandi musicisti ai condottieri, dai librettisti ai medici come ad esempio Angelo Gatti che fu il primo ad inoculare il Vaiolo, anche alla corte di Francia. Ma ho parlato anche di personalità più recenti come Gastone Nencini, il grande ciclista, o Bianca Bianchi una delle 21 donne della Costituente, nata a Vicchio.


Come mai hai scelto di trattare un argomento che tu stesso hai definito “di nicchia”? Sono un appassionato di storia ed ho scelto di affrontare quest’argomento per dare qualcosa, un contributo a livello locale. Poi sono anche curioso e questo mio tratto è stato accentuato anche dopo aver scritto “Il visconte di Ampinana”, che risultava sconosciuto ai più. Allora mi sono domandato: quanti altri personaggi sconosciuti ci saranno?

Qual era la tua intenzione? Volevo scrivere qualcosa di leggibile. Qualcosa dove ogni personaggio fosse descritto anche nei suoi lati umani cercando di descrivere i suoi lati caratteriali e di far capire come si viveva a quei tempi e come veniva affrontata la quotidianità. Per me è stata anche una grande lezione.

Dove possiamo trovare i tuoi libri, compreso quest’ultimo? Alla Mondadori di Borgo San Lorenzo, da Parigi ed Oltre, alla cartoleria Landi di Vicchio, e poi chissà.

Quali sono i tuoi prossimi progetti? Sicuramente continuerò a parlare e raccontare la storia di questo territorio.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 maggio 2019
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