SCARPERIA E SAN PIERO – Viene inaugurata sabato 19 novembre alle 11.00 al Palazzo dei Vicari di Scarperia “Per una nuova narrazione dei Settanta. Riformismo Sovversione Restaurazione”. La mostra, organizzata dall’Associazione Pier Giuseppe Sozzi (articolo qui) con il patrocinio ed il contributo della Regione Toscana, dell’Unione montana dei Comuni del Mugello, dei Comuni di Scarperia e San Piero e di Firenzuola, con il sostegno del Banco Fiorentino e del Consorzio Cooperativo Cavatori Di Pietra Serena, nasce da un’idea della ProLoco scarperiese, che patrocina anch’essa l’evento.
“La narrazione dominante degli anni ’70 – dice Marco Sozzi, presidente dell’Associazione organizzatrice – è fortemente semplificata, tale da non riconoscere molti eventi di crescita e di miglioramento della realtà sociale e civile del paese”.
“Sono stati anni di grandi conflitti – spiega Sozzi – di visioni contrapposte e di posizioni inconciliabili. Ma é stata anche l’ultima grande stagione di riforme e di tentativo di modernizzazione dell’Italia. Questa è l’eredità che dobbiamo raccogliere per il superamento del declino degli ultimi decenni. D’altro canto i temi al centro dei Settanta sono gli stessi di oggi”. La mostra, fatta di materiale anche inedito, di documenti, di libri, filmati, giornali, riviste, manifesti e musica, sarà un percorso cronologico di tutto quel periodo. Un viaggio sul mutamento della scena internazionale di allora, sulla contestazione giovanile operaia e studentesca, sulle lotte sociali, sulle grandi riforme, sul movimento femminista, sull’emergere del problema ambientale, sulla reazione neo-fascista, sullo stragismo, sul terrore, ma anche sulle nuove modalità di produzione culturale.
“Si utilizzerà – dice Sozzi – i documenti presenti nella biblioteca dell’Associazione. Si esporrà manifesti d’epoca, in particolare quelli che si riferiscono ai movimenti anti coloniali ed alle lotte di liberazione del cosidetto ‘Terzo Mondo’; libri ed opuscoli, giornali di informazione, quelli di satira, le principali riviste dei movimenti, le fanzine; immagini fotografiche divenute iconiche del periodo”.
Oltre ad alcune installazioni permanenti – una musicale con i brani significativi di allora, una con un televisore degli anni’70 che trasmette in sequenza delle immagini, una di ricerca fotografica sui manicomi, una dedicata alla nascita dei movimenti femministi – sono previsti un dibattito con studiosi e testimoni di quegli anni e la proiezione di film poco conosciuti (Pasolini, Scola, Petri, Ivens…) e di documentari dell’epoca. Ci sarà anche un concerto con giovani musicisti di oggi che rielaborano per l’occasione la grande musica rock di quel decennio. Alcuni eventi saranno ripetuti in altre località mugellane, fuori della sede della mostra. A Firenzuola sarà organizzato un convegno sul tema “Riformismo Sovversione Restaurazione. Per una nuova narrazione del lungo autunno caldo. Il contributo della Sinistra cattolica alla stagione dei movimenti”.
Per la mostra ci saranno delle visite guidate dedicate agli studenti delle superiori e delle classi terze delle medie ed anche dei laboratori didattici per gli alunni delle scuole dell’obbligo. Infine, sull’intera iniziativa, verrà pubblicato un catalogo. “Per una nuova narrazione dei Settanta. Riformismo Sovversione Restaurazione” resterà aperta fino al 15 gennaio 2023, tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30, esclusi il martedì ed il mercoledì ed il 25 dicembre.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 novembre 2022
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