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Bella ti vedo scendere la china. Una poesia di Bruno Becchi
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Bella ti vedo scendere la china,
con la baldanza dei tuoi sedici anni,
con i sogni propri di una ragazzina,
la mente ignara dei futuri affanni.
Snella mi appari in un giorno d’estate,
leggera la veste, sciolti i capelli,
la fronte imperlata, le guance arrossate,
che agile danzi tra canti e stornelli.
Attonita ti guardo oggi affacciarti
sulla soglia della sofferenza vera,
su quegli occhi in cui la nebbia si fa brina,
su un’anima prigioniera dei suoi arti
in un giorno che ormai si è fatto sera
in attesa di una notte che si avvicina.
Bruno Becchi
Vicchio, 24 giugno 2022
(foto di Massimiliano Nardoni)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 16 luglio 2022