Chiesa di San Jacopo a Cavallina e Oratorio della Compagnia dell’Assunta
La chiesa di San Jacopo a Cavallina ha le sue radici in quella più antica di S. Maria a Latera dove sorgeva l’omonimo castello dei Cattani di Combiate, distrutto nel 1352. Nel 1516 la parrocchia passò nella sede attuale dove esisteva già un antico oratorio dedicato a S. Jacopo. Oggi essa si presenta nelle forme assunte con i rifacimenti del ‘700, con una larga facciata a capanna preceduta da un ampio loggiato sorretto da tre pilastri quadrangolari in mattoni a facciavista che comprende anche l’ingresso all’Oratorio e quello della vecchia canonica.
Sopra il loggiato si aprono due finestre a campana e una piccola monofora di antica fattura. L’andamento del tetto denuncia chiaramente l’appartenenza a tre corpi di fabbrica distinti. Il campanile è a vela con due campane e si accompagna a quello più modesto dell’Oratorio.
L’interno, intonacato e decorato, è a un’unica navata coperta a botte; il presbiterio è rialzato e delimitato da due colonne quadrate. Ai lati della porta d’ingresso, sulle pareti laterali, due nicchie ospitano le statue artigianali di S.Giuseppe e la Madonna col Bambino. Sull’altare di destra, racchiusa in un’urna ricca d’intagli dorati, si trova una Madonna Addolorata del XVII secolo, di autore ignoto e di valore prettamente devozionale.
Sull’altare di sinistra si può ammirare una Madonna del XIV secolo attribuita a Bernardo Daddi, proveniente dalla chiesa di S. Maria a Latera.
Al centro del presbiterio un bel crocifisso di legno scuro, mentre sull’altare maggiore un’opera raffigurante il Santo Patrono.
Alla destra dell’altare una bella tavola della scuola del Perugino ritrae S. Anna con la Madonna e Gesù Bambino fra i Santi Francesco e Sebastiano, donata da Michele di Pino della Cavallina nel 1465; e sulla parete opposta vi è incastonato un piccolo tabernacolo in pietra serena scolpito da Mino da Fiesole, recante lo stemma della famiglia Giugni.
Adiacente alla chiesa e con ingresso sia dall’interno che dal loggiato, si trova l’Oratorio della Compagnia dell’Assunta restaurato nel 1824.
All’interno, scranni di legno corrono lungo le pareti mentre sull’altere di pietra è esposta una bella tavola con l’immagine della Vergine Assunta fra S. Giacomo e S. Sebastiano attribuito al Pontormo (1494 – 1556).
Nella sacrestia si trova un bel bancone del XVIII sec. Ed in un vano adiacente, un tempo adibito a battistero, si trova un fonte battesimale opera del Padre Eduardo Rossi del Bosco ai Frati.
(Regolarmente aperta al culto: tel. 055 842 0035).
(Foto Marta Magherini)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 23 aprile 2018