• Italiano
  • Home
  • News
  • Le Arti
  • Storia e storie
  • Personaggi
  • Palazzi e chiese
  • Opere
  • Scienza e tecnica
  • Mugello da salvare
  • Libri
    • Gli Autori
    • Lo Scaffale
  • I collaboratori

Concorso di poesia lirica “Come è piccolo il mondo e leggero nelle tue mani!” vince una vicchiese

MARRADI – Nella bella sala del Centro Studi Campaniani, ricca di libri, documenti, opere d’arte e l’immancabile edizione marradese dei Canti Orfici si è svolta sabato 8 ottobre 2022 la cerimonia di premiazione del 5° Concorso Nazionale di Prosa Lirica Inedita “Come è piccolo il mondo e leggero nelle tue mani!”

Sono stati premiati 

  1. Alice Carrubi di Vicchio per il testo, Amiche in viaggio solo andata”.
  2. Vittorio di Ruocco di Salerno con , L’eterna luce della libertà”. 
  3. Elli Signani di Lido di Dante con , L’onda.

Hanno intervallato la premiazione le “Spigolature Campaniane” di Stefano Drei, Costanza Geddes da Filicaia , Enrico Nistri e Marcello Verdenelli.

Un pomeriggio interessante, di alto livello culturale, piacevole che si è concluso sulle note delle poesie in musica di Campana .


AMICHE IN VIAGGIO, SOLO ANDATA

C’erano due povere ragazze sulla poppa: “Leggera, siamo della leggera”(*), si ricordavano l’un l’altra. Sul ponte, un chiassoso brusìo ciarlava di tempeste e di tesori. Ma loro, non di diamanti, ma di amanti, si confidavano negli scambi fitti di parole. A filamenti notturni di stelle abboccavano, instabili, progetti slamati già al primo chiarore. Ché né di diamanti, né di amanti, ma di sogni, eran pieni i loro cuori, ed in ciò, eran sorelle. Scivolavano lungo lo scafo come l’ombra delle vele, inseguendosi a spintoni: “Vai tu! Vai tu!”. L’una sempre avanti, l’altra a rincorrerla, fedele. Alzai lo sguardo, un giorno, ed avevi raggiunto la prua. Non vidi più i tuoi occhi, né il tuo ironico sorriso. Forte e fiera sirena scolpita dagli schiaffi pungenti del mare. Io, tra le onde infrante e i tuoi capelli, raccoglievo pesci d’argento nella rete delle mie mani. Era ciò che restava del nostro sognare. Non venni accanto a te. Troppo mi spaventò la tua mostruosa alterità. E l’inesausta violenza del mare. Ci sono due donne e sono sulla prua. La prima è una sirena diretta chissà dove. L’altra ne racconta ad ogni viaggiatore. Non un nome, nessun fatto. Si parla d’astri e di amori, di tempeste e di tesori. Quali naufraghi esanimi di un viaggio finito male, parole leggere galleggiano nel mare.

Ponte a Vicchio, 22 luglio 2022 (*) da “Passeggiata in tram in America e ritorno” in “Canti Orfici”.

 

Mirna Gentilini
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 17 Ottobre 2022

Print Friendly, PDF & Email
About the Author
Previous Story

A Barberino arriva Barbara Cantini ed è subito “Mortina-Mania”

Next Story

Mugellani a Pesaro per incontrare lo scultore Vangi

Related Posts

0

La verità sul ritrovamento del manoscritto de “Il più lungo giorno”

Posted On 08 Nov 2022
, By Irene De Vito
1

Le Caselle e la famiglia Tronconi, ricordo di un antico podere tra Marradi e Palazzuolo

Posted On 28 Set 2022
, By Irene De Vito
0

Premio marradi A Marradi la premiazione dei concorsi di musica e scrittura dedicati a Dino Campana

Posted On 20 Set 2022
, By Irene De Vito

Prorogato il 5° Concorso Nazionale di Prosa Lirica Inedita

Posted On 01 Set 2022
, By Irene De Vito

Leave a Reply Annulla risposta

*
*

© Il Filo 2013 CF/P.IVA 05160370481 - Informazioni sul copyright
Web project by Polimedia - Siti che funzionano