Intervista a Giuliano Paladini, presidente dell’associazione dalle terre di Giotto e del Beato Angelico
VICCHIO – “Dalle terre di Giotto del Beato Angelico” è un’associazione artistica di Vicchio che da anni ha in gestione il museo Casa natale di Giotto. Il presidente dell’associazione Giuliano Paladini ci racconta la sua storia, le attività e iniziative ospitate all’interno del museo e i progetti per il prossimo futuro.
L’associazione di cui lei è presidente è nata diversi anni fa e da tempo è attiva sul territorio. Qual è la sua storia? L’associazione è nata 25 anni fa, dall’esigenza di riunirsi e condividere la passione degli artisti sul territorio, raccontandosi esperienze e collaborando, creando anche forti legami di amicizia. Circa 15 anni fa nacque l’esigenza di associarsi sotto un unico nome ed essere così riconosciuti dalla collettività come pittori. Non avevamo nessuna pretesa su ciò che è accaduto in seguito. In partenza eravamo in cinque e siamo giunti a vette anche di 220 soci.
Il nostro obiettivo è avvicinare le persone all’arte e alla cultura in generale, attraverso iniziative e attività.
Oltre a gestire le aperture del museo comunale Casa Natale di Giotto, l’associazione è impegnata su altri fronti… Sì, facciamo corsi di pittura, scultura, disegno, mosaico, scrittura creativa e arazzo. Ma attribuiamo anche dei premi di riconoscimento alle personalità che si sono distinte per meriti nell’arte o nella cultura. Il premio “Giotto e l’Angelico” è stato assegnato a persone di rilievo italiano o mondiale. Primo fra tutti Antonio Paolucci, importante storico dell’arte, ex-direttore dei Musei Vaticani ed ex-ministro della cultura, lo scultore barberinese Giuliano Vangi, il direttore onorario degli Uffizi Antonio Natali, l’attuale presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani, il disegnatore cinematografico Silvano Campeggi, il giornalista Fabrizio Borghini. Attribuiamo anche il Premio Letterario ormai alla settima edizione 2019/2020, iniziata in questi giorni. Speriamo in un’ampia partecipazione: la scorsa edizione raggiunse i 200 iscritti.
Cosa a riguardo degli eventi culturali e artistici che organizzate? In accordo con l’Amministrazione Comunale abbiamo un ricco calendario di eventi artistici, culturali, teatrali, anche all’aperto, ma ospitiamo altresì mostre di pittura, scultura e letterarie sia di artisti che scrittori. Organizziamo tra gli altri la Giornata da Sole a Sole, che in estate rappresenta un’occasione di ritrovo per tutti i pittori proprio al museo Casa di Giotto.
Com’è andata quest’anno la stagione e l’affluenza dei visitatori del museo? È andata benissimo. Quest’anno abbiamo la quota di visitatori è quadruplicata rispetto a 10 anni fa, quando ci venne affidata la gestione del museo. Provengono da tutto il mondo, ma in particolare dal Veneto e da Padova, dove la Cappella degli Scrovegni ospita numerose opere di Giotto.
In parallelo all’aperture del museo ci impegniamo da sempre nella manutenzione del giardino che circonda l’edificio. Abbiamo realizzato un percorso botanico, con esemplari di specie autoctone, che è possibile visitare con l’entrata al museo. Adesso è finalmente possibile organizzare eventi all’aperto oppure usufruire dello spazio esterno per altre attività.
Da poco avete pubblicato come associazione un libro storico e artistico che ha riscosso un notevole interesse. Avete altre cose in programma e quali sono le prospettive per il prossimo anno? Recentemente, in occasione del 750° anniversario della nascita di Giotto, abbiamo pubblicato il libro “Giotto, la casa e il Colle di Vespignano”, un approfondimento sulla storia del Colle di Vespignano, dalla preistoria fino ai nostri giorni, la vita di Giotto e il vissuto della sua casa fino ai nostri giorni. Abbiamo interesse a continuare l’opera di divulgazione e approfondimento del patrimonio artistico e storico ed è in programma la pubblicazione di un nuovo libro “Storia, arte, flora e fauna del Colle di Vespignano”. Questo aumenterà l’interesse sull’aspetto paesaggistico, e abbiamo in mente di ampliare il percorso botanico del museo. Il calendario degli eventi per il prossimo anno verrà pubblicato nei mesi di marzo o aprile dall’Amministrazione Comunale. Nel frattempo, continuano i corsi formativi e culturali che teniamo con i nostri insegnanti all’interno del museo, coinvolgendo persone di tutte l’età. È un grande piacere per me vedere partecipare non solo giovani, ma anche persone molto anziane, come un nostro recente allievo di 87 anni, il che dimostra come la gioia di imparare e vivere l’arte non finisca mai.
Ettore Rosari
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 9 novembre 2019